Al via l’abbattimento del King’s dopo le denunce degli abusi

JESOLO
Le ruspe abbattono impietose gli abusi del King’s. Sono iniziati in questi giorni i lavori tanto osteggiati e rinviati. Ora la discoteca di Jesolo lido si prepara alla rinascita per la stagione 2019, con un piano casa che consentirà di ricostruirla nel rispetto delle norme. I lavori sono appena iniziati.
Circa 100 mila euro di costi da sostenere solo per abbattere le aree finite sotto la lente di ingrandimento della Sovrintendenza, vicine al corso del fiume Sile.
Un’annosa questione giunta all’epilogo dopo anni di contestazioni e pettegolezzi e un’estate fatta di esposti e denunce, commissioni e controlli prima dell’apertura che è stata condizionata dalle numerose limitazioni. Nonostante questi ostacoli il King’s ha chiuso un’estate con la nuova giovane gestione di imprenditori padovani, già soci di Sugar Reef e Story, che hanno saputo organizzare eventi importanti nella discoteca e feste anche in spiaggia.
Gianni Gobbo, proprietario e patron indiscusso della discoteca, non ci ha dormito la notte dopo tanti controlli e ostacoli frapposti alla gestione. Classe 1941, è nel mondo delle discoteche dal 1960, dal 1969 al King’s River Club. Perché Gianni Gobbo è il King’s e il King’s è Gianni Gobbo. E sarà sempre lui a decidere chi lo gestirà e quanto dovrà corrispondere.
Per lui, che di anni ne dimostra una ventina di meno, una nuova sfida dopo che è riuscito a costruire una delle torri di maggior successo, anche immobiliare, sul litorale e anche per questa si è dovuto scontrare contro l’iniziale blocco dei lavori.
Saranno abbattuti gli edifici del Cafè de mar, piscina, giardino. L’avvocato di Gobbo, Pierpaolo Alegiani, ha seguito ogni passo, come aveva fatto per il grattacielo GHouse, ha esaminato ogni notifica dal suo studio ovattato alle porte del lido, poco distante dalla discoteca. Ma contro la Sovrintendenza sono solo riusciti a ritardare l’intervento delle gru.
Ora Gobbo, che nella intensa vita ne ha viste davvero di tutti i colori, si appresta a investire fino a 5 milioni di euro per la nuova era della discoteca jesolana e sta radunando i migliori architetti e ingegneri per questa rinascita che dovrà andare contro il tempo e lo spazio.
«Il King’s è la prima discoteca di Jesolo», irrompe il patron, «e diventerà ancora più grande. Penso all’organizzazione di spazi esterni, aree per i giovani, piscine e cascate e altri intrattenimenti. Ma voglio anche puntare su un locale che sarà aperto tutto l’anno nell’ottica di un vero allungamento stagionale che è alla portata. Con la Sovrintendenza non c’è stato verso e ormai la decisione è stata presa, creando non pochi problemi con questo abbattimento di parte della struttura che è esso stesso molto costoso. Ma credo», conclude polemico, «che se andassimo a vedere cosa è stato costruito su tutto il territorio di Jesolo, ben poco si salverebbe». —
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