Al via il progetto di restauro dello storico palazzo Granaio

CHIOGGIA. Semaforo verde per il restauro di palazzo Granaio che ospiterà anche la pinacoteca civica. Dopo 25 anni di annunci, promesse, false partenze e ritardi, l’iter per l’avvio dei lavori di...

CHIOGGIA. Semaforo verde per il restauro di palazzo Granaio che ospiterà anche la pinacoteca civica. Dopo 25 anni di annunci, promesse, false partenze e ritardi, l’iter per l’avvio dei lavori di ristrutturazione si è concluso ed entro fine anno partirà il cantiere. I soldi per il restauro, 2.400.000 euro ricavati dai fondi residui della Legge speciale, ci sono sempre stati ma non si potevano spendere per i vincoli del Patto di stabilità. A rallentare l’iter anche le frizioni con gli esercenti che hanno attività sotto il palazzo (due bar, una gelateria, una macelleria, un negozio di pipe artigianali) che giocoforza dovranno chiudere per un periodo nel momento in cui il cantiere si spostare al piano terra. L’accordo con gli esercenti è stato annunciato più volte, ma all’ultimo interveniva sempre qualche nuovo motivo di tensione allungando i tempi e spostando anche la discussione nelle sedi legali.

Nel frattempo sono passati anni, ma l’intervento non era più rinviabile perché palazzo Granaio sta letteralmente cadendo a pezzi e si rischiava di compromettere un bene storico fra i più antichi della città. La data di inizio lavori non si sa ancora, ma di certo entro la fine dell’anno. «A giorni arriveranno gli ultimi pareri degli enti coinvolti», spiega l’assessore ai Lavori pubblici, Riccardo Rossi, «e a quel punto firmeremo il contratto con l’impresa. Per i primi sei mesi gli esercizi commerciali potranno continuare a lavorare perché il cantiere coinvolgerà solo la parte superiore, poi dovranno chiudere ma stiamo lavorando perché i tempi siano ridotti».

La prima fase dell’intervento si concentrerà sul recupero e il consolidamento della copertura e delle travi. Si provvederà alla rimozione di tutti i materiali “occasionali”, utilizzati e stratificati nel corso degli anni, per evidenziare e conservare i caratteri architettonici e i materiali originali. Il diverso utilizzo del palazzo nelle varie epoche storiche ha infatti portato all'impiego, in maniera spontanea, di pavimentazioni di qualsiasi tipo, tramezzature interne, pennellature in laminato plastico, alluminio anodizzato, acciaio verniciato, infissi e controsoffitti di svariati materiali. Quindi si interverrà all’interno con l’adeguamento funzionale e la riqualificazione dell’impiantistica.

Elisabetta Boscolo Anzoletti

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