Al setaccio le sale gioco del Veneziano, otto denunce e maxi multe

Controlli interforze in 214 locali della provincia che ospitano anche slot machine Trovate irregolarità in quattro esercizi gestiti dallo stesso titolare italiano
Una sala slot
Una sala slot

MESTRE. Giro di vite su sale gioco e bar che ospitano slot machine, fioccano le contravvenzioni. I controlli eseguiti nell’ultima settimana hanno riguardato l’intera provincia.

Si tratta soprattutto di controlli amministrativi anche se quando sono entrate nei locali le forze dell’ordine hanno compiuto verifiche pure sulle persone che in quel momento erano presenti nei locali. Spesso si trattava di pregiudicati.

Su disposizione del Dipartimento della Pubblica sicurezza, pattuglie della polizia di stato, dei carabinieri e della guardia di finanza, coordinate dalla Divisione di polizia amministrativa della Questura, hanno passato al setaccio le sale gioco per verificare se il gioco si svolgeva regolarmente.

Gli esercizi pubblici controllati sono stati complessivamente 214, mentre gli appartenenti alle forze dell’ordine impiegati 176.

Sono state otto le denunce inoltrate all’autorità giudiziaria perché in altrettanti esercizi pubblici di sale gioco e agenzie scommesse sono state trovate dietro al bancone persone che il titolare aveva incaricato senza aver prima aver ottenuto l’autorizzazione del Questore.

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Si tratta di quattro titolari, di cui tre italiani ed uno di nazionalità cinese. Uno degli italiani è stato trovato fuori regola in ben quattro esercizi di cui è titolare (due a Mestre, una a Jesolo e una a San Donà), mentre il cittadino cinese in due esercizi di Jesolo.

A Mira il gestore di un bar ha consentito le giocate nell’orario pomeridiano vietato da ordinanza del Sindaco e gli sarà comminata una sanzione amministrativa pecuniaria, il cui minimo previsto è di 2500 euro.

A Cavarzere, infine, il gestore di un altro bar aveva installato un apparecchio da gioco non in regola, che è stato sottoposto a sequestro amministrativo; la sanzione pecuniaria prevista è di minimo 4.000 euro. I controlli continueranno anche nelle prossime settimane e riguarderanno in particolare bar e attività commerciali che ospitano le famigerate macchinette mangiasoldi. Uno dei fenomeni che maggiormente preoccupa chi si occupa bel sistema sanitario di dipendenze. (c.m.)

 

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