Al Porto trenta assunti per tre anni

La Nuova Clp stabilizza trenta dipendenti che passano dal lavoro interinale al contratto a tempo determinato

VENEZIA. Sono 30 i lavoratori che la Nuova CLP (Compagnia Lavoratori Portuali) ha deciso di stabilizzare passando da contratti interinali a chiamata a contratti a tempo determinato per 3 anni stipulati dall’agenzia per il Lavoro Intempo del gruppo Obiettivo Lavoro.



I nuovi assunti, che lavorano già da qualche anno nello scalo veneziano, sono professionisti con formazione specialistica capaci di gestire tutte le operazioni richieste dai terminal e nei diversi settori di traffico presenti a Venezia, ma che finora venivano chiamati a lavorare occasionalmente.

Una decisione dettata dalla crescita dei traffici del porto di Venezia che ha raggiunto nel 2015 il record di 500mila container movimentati tra giugno 2014/maggio 2015 e che mostra performance di crescita a doppia cifra (+21% container e +16% traffici totali) anche negli ultimi sei mesi.

“Questi lavoratori hanno seguito un percorso di formazione specialistica, su di loro negli ultimi anni abbiamo investito molto e siamo davvero lieti di poter offrire loro un contratto a tempo determinato che consentirà loro di godere di maggiori tutele e certezze per il futuro. Il nostro organico, fissato dal Ministero può contare su 110 dipendenti, grazie a questo tipo di contratto possiamo contare su altri 30 lavoratori, altamente specializzati, capaci di dare continuità lavorativa e garanzia di professionalità alle navi e agli armatori che scalano Venezia”, dichiara Davide Tassan presidente della Nuova CLP.

“Una strategia vincente che vede un importante investimento sul personale che ha già esperienza in banchina e sulla crescita professionale di alcuni giovani che consente di prepararsi al futuro avendo a disposizione un bacino di personale qualificato su cui poter contare. I traffici nel porto di Venezia stanno mostrando segnali positivi in quasi tutti i settori, la linea diretta container della Ocean3 con la Cina, quella ro-ro di Grimaldi con la Grecia sono tutte novità che potranno incrementare la competitività del sistema portuale veneziano e quindi rendere piu’ stabile l’occupazione. Ma ci sono anche altri traffici, penso per esempio ai prodotti chimici, che possiamo potenziare ma che richiederanno professionalità specifiche e preparate. La formazione è per l’Autorità Portuale un asset fondamentale che può fare la differenza e rendere Venezia un porto ancor più strategico e attrattivo”, ha dichiarato Claudia Marcolin , segretario generale dell’Autorità Portuale di Venezia.
 

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