Al padiglione Aquae 90 mila visitatori ma l’attesa era di un milione
MARGHERA. Il sequestro di beni per Iva non pagata nei confronti di Giuseppe Mattiazzo arriva nelle stesse ore in cui a Marghera si chiude l’esperienza di Aquae, il padiglione collaterale all’Expo di Milano dedicato alla cultura dell’acqua e realizzato dalla società Expo Venice, di cui Giuseppe Mattiazzo è amministratore delegato. Ma poiché Milano non è Venezia risulta difficile pensare però che la chiusura dell’iniziativa possa essere motivo di compensazione. L’Expo veneziana era iniziata alla grande il 3 maggio alla presenza del premier Matteo Renzi e si è conclusa con un calendario di aperture ridotte per far fronte alle penuria di visitatori dopo un’affannosa ricerca con ingressi gratuiti per i residenti e biglietti scontati.
«Il transito previsto», spiegava l'ad di Expo Venice a pochi giorni dall’inaugurazione, «è di almeno un milione di visitatori nei primi tre mesi». Negli stessi giorni, peccando forse di entusiamo, Expo Venice annunciava 700 mila visite già prenotate: si vede che in tanti hanno poi cambiato idea perché il bilancio ufficiale diffuso ieri parla di 90 mila visitatori da maggio a ottobre, quasi 500 al giorno. E anche questi dati, agli occhi degli ultimi espositori rimasti e di quelli che già hanno fatto le valigie, appaiono il frutto di un arrotondamento generoso. Gli organizzatori non vogliono sentire parlare di flop, anche se era stato lo stesso amministratore delegato di Expo Milano, Giuseppe Sala, a parlare a fine agosto del padiglione veneziano come di un fallimento per la mancata organizzazione di pacchetti turistici collegati a Milano. Un viaggio nell’acqua che è stato al centro di commenti anche su TripAdvisor.
Il più benevolo che lo definisce “una barzelletta” per raccontare un padiglione dedicato all’acqua che è riuscito a mettere insieme tra gli espositori il produttore di aceto balsamico di Modena con il costruttore di betoniere. Se tra i veneziani molti si sono comunque fatti incuriosire, sono mancati soprattutto i turisti. Per cercare il bicchiere mezzo pieno bisogna guardare ai numeri degli studenti grazie a una delle poche cose che sembrano essere state apprezzate: i laboratori didattici. Coinvolte 180 scolaresche per oltre 3200 studenti. I laboratori didattici sono stati complessivamente 160, oltre a 200 spettacoli nel planetario, che ha permesso di spiegare il rapporto tra acqua e corpi celesti. Buoni, secondo Expo, anche i rapporti commerciali allacciati con delegazioni di Paesi stranieri.
Chiusa la parentesi dell’Expo resta il padiglione che si prepara ad ospitare nuovi eventi. Già in calendario e confermati ci sono il nuovo Salone della nautica (21-25 aprile 2016), che sarà realizzato in collaborazione con Ucina Confindustria Nautica e I Saloni Nautici; Watec (18-20 maggio) e Agritech (26-28 ottobre). Queste ultime due iniziative sono realizzate in partnership con l’israeliana Kenes Exhibitions. «È volontà di Expo Venice realizzare un calendario di eventi», fa sapere la società, «sinergici con le attività del Comune».
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