Al Lido di Venezia, ora il postino non suona più. E le bollette arrivano scadute
Protesta la municipalità, che scrive all’azienda e al prefetto Zappalorto: «Così è interruzione di pubblico servizio, i disagi sono insopportabili»
Continua la consegna a singhiozzo della posta al Lido. E si moltiplicano i disagi soprattutto per il pagamento di bollette relative a utenze domestiche. L’ultimo caso segnalato è quello relativo a un a bolletta Eni gas e luce, scaduta il 5 novembre e arrivata a destinazione solo ieri, dieci giorni dopo la scadenza.
Si muove anche la municipalità e il suo presidente Danny Carella, che dopo aver raccolto numerose segnalazioni, ha scritto a Poste italiane e al prefetto di Venezia Vittorio Zappalorto. Il problema non riguarderebbe soltanto Malamocco e Alberoni. Il Lido, da tre settimane, sarebbe coinvolto nei ritardi di consegna delle lettere. Tra queste, anche numerose bollette. La questione riguarda soprattutto gli anziani e quanti non hanno modo di pagare le utenze on-line. È il caso, tra i tanti, della signora Maria De Poli. Residente agli Alberoni, mercoledì sera ha ricevuto una chiamata da parte della Tim: «Mi hanno avvisato che non avevo pagato la bolletta» racconta la signora. Ieri si è recata al centro di smistamento delle lettere al Lido, ma della sua busta neanche l’ombra.
«Ora» continua «sono in attesa che trovino la bolletta, altrimenti non so come andrà a finire. Temo che mi stacchino la linea telefonica». Col contagocce e a macchia di leopardo, qualche busta nelle case ci arriva. È il caso di Valter Forgiarini che ieri mattina si è visto recapitare la bolletta di Eni Gas e Luce. «Peccato» sospira, «che sia arrivata già scaduta da dieci giorni. Prima del riassetto delle Poste, l’anticipo era di almeno quindici giorni dalla scadenza». Per Danny Carella, presidente della Municipalità, si tratta «a tutti gli effetti di una interruzione di pubblico servizio». «Per quanto riguarda la ricezione della posta» aggiunge, «i cittadini non hanno alcuna possibilità di rivolgersi ad altri. La consegna dipende solo e soltanto da Poste Italiane».
Per questo, dopo tre settimane di disagi, ha deciso di inviare una segnalazione al Prefetto. «Consapevoli della riorganizzazione, non è più accettabile il pagamento di more su bollette consegnate ormai scadute e addebiti di vario genere» si legge nella lettera. Adesso, la Municipalità si attende «che i disservizi cessino il prima possibile e che le tempistiche di consegna possano tornare ai livelli standard quanto prima». Nei giorni scorsi Poste italiane ha spiegato che le nuove modalità di consegna prevedono che il recapito quotidiano si svolga attraverso due reti distinte ma integrate tra loro. La prima rete si occupa della corrispondenza sulla propria area di competenza per tutti i prodotti postali (come, ad esempio le comunicazioni delle utility, l’editoria). La seconda, “business”, opera tutti i giorni per la consegna di pacchi e prodotti e- commerce, in fasce orarie pomeridiane (fino alle ore 19.45) fino al sabato.
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