Al funerale del pensionato ammazzatoLa rabbia dei famigliari:"Non possiamo perdonare"

Il parroco don Danilo durante la funzione: "La comunità deve aprirsi agli altri, non bisogna avere paura"
MESTRE. "Non possiamo perdonare , non è possibile perdonare chi ha procurato questo dolore". Barbara, la nuora di Valerio Bari, il pensionato assassinato una settimana fa a Carpenedo, è salita sull'altare della chiesa parocchiale di San Gervasio e Protasio, durante il rito funebre per pronunciare parole pesanti contro gli assassini del suocero. Lo ha fatto al termine di una cerimonia per la quale in molti di Carpenedo e non solo sono arrivati per l'ultimo saluto al 75enne morto soffocato e abbandonato lungo una stradina di campagna di via Ca' Solaro a Favaro. Don Danilo, il parroco, ha invitato la famiglia e la comunità di Carpenedo a "non chiudersi, a non rimanere vittime di paure ingiustificate. Bisogna aprirsi aiutarsi e non aver paura degli altri". Dopo la cerimonia  la salma è stata sepolta nel cimitero di Mestre.

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