Al Franchetti si imparerà l’arabo, sarà il primo liceo del Veneto

L’offerta formativa con i nuovi percorsi di studi: indirizzo linguistuico al Morin, musicale al liceo XXV Aprile di Portogruaro. Non decolla l'indirizzo di danza
Mestre 20 09 2004 Scuola media Liceo Franchetti in Corso del Popolo, ragazzi all'uscita. M. Bertolin Mestre 20 09 2004 Scuola media Liceo Franchetti in Corso del Popolo, ragazzi all_uscita. M. Bertolin
Mestre 20 09 2004 Scuola media Liceo Franchetti in Corso del Popolo, ragazzi all'uscita. M. Bertolin Mestre 20 09 2004 Scuola media Liceo Franchetti in Corso del Popolo, ragazzi all_uscita. M. Bertolin

VENEZIA. Un ventaglio di nuove scelte per gli studenti veneziani che dal prossimo anno frequenteranno le scuole superiori: dall’insegnamento dell’arabo, del cinese o del russo, all’indirizzo musicale a Portogruaro passando per una serie di corsi serali negli istituti tecnici. Unico neo la mancata approvazione dell’indirizzo coreutico - danza - per il liceo Polo di Venezia.

A livello veneto la giunta regionale - su impulso dell’assessore regionale all’Istruzione Elena Donazzan - ha approvato l’altro giorno l'offerta formativa per il prossimo anno scolastico 2016-17 con l’attivazione di 26 nuovi percorsi di studio. Per cià che riguarda Venezia la novità principale arriva dal liceo classico Franchetti dove verrà attivato il percorso linguistico con l’insegnamento, al fianco di due lingue europee, di una terza non comunitaria a scelta tra cinese, russo e, per la prima volta in Veneto, arabo. Un percorso di studi al quale il dirigente della scuola, Roberto Gaudio, lavora da tempo.

«L’approvazione dell’indirizzo è per noi motivo di soddisfazione», spiega Gaudio, «e già molti alunni e genitori hanno contattato la scuola per chiedere informazioni. L’insegnamento di queste tre lingue permette ai ragazzi di arrivare all’università con una preparazione di base molto importante, che permetterà loro di conoscere a fondo queste lingue e culture, molto diverse dalla nostra». Il 17 dicembre alle 20 primo incontro per presentare l’indirizzo. Un progetto che il Franchetti ha portato avanti con il supporto del Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa mediterranea dell’università Ca’ Foscari. Nuovo indirizzo linguistico anche per il liceo scientifico Morin della Gazzera: in questo caso la scelta sarà tra inglese, francese, tedesco e spagnolo.

Tra gli altri indirizzi di studio approvati dalla giunta regionale ci sono quello musicale al liceo XXV Aprile di Portogruaro, che sarà realizzato con la collaborazione della Fondazione musicale Santa Cecilia di Portogruaro. L'istituto tecnico 8 marzo-Konrad Lorenz di Mirano implementerà la propria offerta formativa nel settore tecnico tecnologico con il corso in Tecnologie del legno nelle costruzioni mentre l'istituto tecnico turistico Algarotti di Venezia attiverà due corsi serali, uno a indirizzo turistico e uno a indirizzo amministrativo, di finanza e marketing. Anche per l'istituto tecnico industriale Pacinotti di Mestre via libera a due corsi serali, uno in energia (al posto di quello attuale in meccanica e meccatronica) e uno in costruzioni, ambiente e territorio.

Danza e teatro, ipotesi ex Foscari
VEDUTE ISTITUTO FOSCARI IN VIA PERTINI A MESTRE.

Una brutta notizia è arrivata però per il liceo Marco Polo di Venezia. La Regione ha infatti respinto la proposta, già approvata dalla Città metropolitana e dagli uffici scolastici provinciale e regionale di istituire il liceo coreutico, vale a dire il liceo per l’insegnamento della danza. Una decisione presa, come recita la delibera per la mancanza di «una specifica convenzione con l’Accademia nazionale di danza» come previsto dalla legge.

Una convenzione alla quale stava però lavorando la dirigente, Annavaleria Guazzieri, che con la collaborazione degli uffici della Città metropolitana aveva anche individuato la sede del liceo, nei locali dell’ex istituto Foscari di via Muratori a Mestre. «Questa notizia è una doccia fredda», dice la preside, «anche perché l’accordo con l’Accademia dovrebbe essere firmato a breve. Parleremo con la Regione per capire cosa fare». Ma l’ipotesi più probabile che l’attivazione slitti di un anno.

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