Al figlio il cognome della madre: Amore

PORTOGRUARO. Ogni giorno si cantano canzoni d’amore: era questo il titolo del primo 33 giri dell’artista veneta Donatella Rettore. Quante poesie sono state scritte grazie alla molla di questo sostantivo, quanti brani musicali sono stati dedicati all’amore. Il mondo, si dice spesso, ha bisogno di più amore. Può sembrare un bel gioco di parole, ma non lo è. Per questo Andrea ed Ester, compagni fin dalle superiori, prima si sono fidanzati, poi giovanissimi si sono pure sposati. Grazie all’amore. Il mondo ha bisogno di più Amore.
Già, in maiuscolo, perchè Andrea di cognome fa Pavan, Ester invece Amore. Proprio così, un bellissimo cognome, di origini meridionali. Quale miglior cognome dunque da dare al bambino che sta per arrivare? Devono averlo pensato anche loro, visto che nei giorni scorsi, alla Prefettura di Venezia, è arrivata la richiesta di poter affidare al nascituro il cognome della madre. In Italia, paese che dovrebbe essere al passo dei tempi anche in materia di diritti civili, non si può. Quindi il piccolo dovrebbe chiamarsi Pavan.
Non Amore, Amore non si può. Nei diritti non è contemplato il cognome Amore, se dato dalla madre. La vicenda di Andrea ed Ester si ricollega a quanto ha stabilito nei giorni scorsi la Corte europea dei diritti umani, secondo cui “i genitori hanno il diritto di dare ai propri figli anche il solo cognome della madre”. Strasburgo ha così condannato l’Italia per aver negato a una coppia tale diritto. Nella sentenza, che diverrà definitiva tra 3 mesi, i giudici hanno riscontrato una violazione dell’articolo 14 della Convenzione in combinato disposto con l’articolo 8. Ora indicano dunque che il nostro Paese «deve adottare riforme» legislative o di altra natura per rimediare alla violazione riscontrata.
«Adeguare in Italia le norme sul cognome dei nuovi nati è un obbligo» ha poi twittato il presidente del Consiglio, Enrico Letta. Qualcosa dovrà per forza muoversi, a meno che non ci siano i soliti aut aut. «Abbiamo pensato che effettivamente Amore è un bellissimo cognome, ha spiegato Andrea Pavan, il padre che rinuncerebbe al proprio cognome per l’erede, «e così abbiamo pensato a questa possibilità. In realtà, a presentare questa richiesta è stata materialmente mia moglie Ester».
Andrea Pavan ed Ester Amore sono stati compagni di banco al Liceo, vivono a Portogruaro nella frazione di Summaga. Una classe, la loro, di gente che ha ottenuto nel tempo grandi successi. Giulia Prevarin di Concordia Sagittaria è stata vicecampionessa italiana, vincendo una medaglia d’argento, ai campionati nazionali di nuoto juniores; la modella Selene Colusso ha di fronte a sé una carriera che si annuncia luminosa. Andrea si occupa di case in paglia, e sta lavorando per lanciare in Italia questo nuovo business; mentre Ester fa l’educatrice alla cooperativa Il gabbiano, ex Gabbiano Jonathan, di Fratta di Fossalta di Portogruaro. «La notizia che la Corte europea ha condannato l’Italia», continua Andrea, «francamente non la sapevo. Sono stato informato dalla stampa. Sapevo tuttavia che a giorni avrebbe dovuto pronunciarsi. L’Italia così dovrà finalmente prendere dei provvedimenti legislativi. Sono ottimista».
La strada da percorrere per dare il cognome della madre al proprio figlio è ancora lunga. «Il fatto che non si possa conferire al nascituro il cognome della madre», conclude Andrea Pavan, «è grave. Sembra un concetto di epoca medievale. Valuterò con mia moglie tutte le opzioni. Noi intanto speriamo solo che l’Italia si adegui». Lo sperano molte coppie, non solo la splendida famiglia composta, per ora, da Andrea ed Ester.
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