«Ai soci 300 euro in più al mese»

La cooperativa Condividere: ma così siamo costretti a chiudere

MIRA. La diffida accertativa operata dalla direzione territoriale del ministero del Lavoro, a carico della cooperativa Condividere che lavora presso l’azienda “L’insalata dell’Orto” a Giare di Mira, ha condannato al pagamento delle differenze salariali che il contratto Unci (applicato ai propri soci lavoratori) ha a discapito del contratto merci e logistica firmato da Cgil, Cisl e Uil. L’azienda ha fatto firmare un contratto ritenuto irregolare dal ministero e ora deve pagare la differenze di 300 euro al mese a oltre cento operai.

«Queste differenze salariali, che la Filt-Cgil ha sempre rivendicato», spiega per il sindacato Marcello Salbitani, «finalmente hanno un titolo esecutivo da parte del ministero del Lavoro, il quale si rifà a una sentenza della Cassazione dell’anno scorso che dichiara illegale il ricorso al contratto Unci in quanto fortemente al di sotto dei minimi salariali universalmente garantiti per condurre una vita decorosa. Nel caso specifico la cooperativa, che l’anno scorso ha pure licenziato la rappresentante sindacale della Filt Cgil, dovrà pagare ai circa cento soci (lavoratori) una differenza mensile di circa 300 euro mensili dal 2010 a oggi».

La Cooperativa però è passata al contrattacco. «Alla notifica del pagamento», spiegano dalla Cgil, «ha convocato il proprio personale affermando che “il contratto proposto è l’unico che l’azienda può sostenere e l’alternativa è tutti a casa”. Facciamo un appello ai lavoratori, affinchè si rivolgano a noi per difendere il posto di lavoro, essendo in presenza di un committente responsabile in solido». (a.ab.)

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