Ai funerali di Lucia Manca, l’abbraccio tra la madre di lei e il fratello di Renzo

A Milano la cerimonia funebre della donna uccisa il 6 luglio 2011. Contatto tra le famiglie della bancaria e quella dell’uomo accusato del suo assassinio. Domenica cerimonia a Marcon con la famiglia Manca al completo
Cogollo del Cengio ritrovamento cadevere in decomposizione zona Ponte San Agata nella foto Carabinieri della stazione di Piovene indicano il punto dove giaceva il corpo
Cogollo del Cengio ritrovamento cadevere in decomposizione zona Ponte San Agata nella foto Carabinieri della stazione di Piovene indicano il punto dove giaceva il corpo

MARCON. «Ricordatela con il sorriso, perché lei sorrideva sempre». Davanti all’altare della chiesa di San Giovanni Bosco a Milano questa mattina, è stato posato il reliquiario dove è contenuto il corpo di Lucia Manca, la bancaria di Marcon uccisa il 6 luglio 2011. Dopo un anno e sei mesi da quella notte, il sacerdote di fronte alle due famiglie, quella di Lucia e quella del marito, Renzo Dekleva accusato di omicidio, ha pronunciato le parole di benedizione e l’eterno riposo. Prima della celebrazione l’anziana mamma della donna ha abbracciato il cognato della figlia, Michele Dekleva, giunto da Venezia per partecipare alla funzione. Un momento commovente, celebrato in una chiesa gremita e commossa. Attorno al piccolo scrigno c’erano i famigliari della donna, la sorella Fiorenza, il fratello Pino Manca, la madre, ma anche i tanti giovani nipoti, che alla zia erano legatissimi, forse anche perché lei di figli non aveva e perciò prestava loro quelle attenzioni affettuose di cui adesso sentono una grandissima mancanza. C’era la migliore amica di Lucia, arrivata anche lei da Venezia, che ha vissuto in questi mesi un grande dolore in silenzio, cercando di rimanere il più possibile al riparo dai riflettori delle telecamere e c’era il fratello di Renzo Dekleva, Michele, in rappresentanza della famiglia. Tutti lì, a trattenere a stento le lacrime davanti a quel piccolo scrigno che contiene le ossa della donna, quel che rimane del corpo trovato quasi tre mesi dopo la sua presunta scomparsa a Cogollo del Cengio, sotto un ponte. E’ stato un nipote, ad affidare alle parole di un biglietto, un ricordo affettuoso e toccante della zia che tanto amava. Il sacerdote ha ricordato il sorriso di Lucia ed ha accennato all’abbraccio tra le due famiglie, che in questi lunghi mesi, sono rimaste in armonia. Ma la sua è stata soprattutto una omelia incentrata sulla fede e sulla speranza. Ora la mamma di Lucia, il fratello, i nipoti, potranno pregare sapendola vicina, portare un fiore sulla sua tomba, recarsi a farle visita quando si sentiranno soli. Domenica mattina alle 10.30, la famiglia sarà a Marcon, nella chiesa dei Santi Patroni, dove si svolgerà una funzione per Lucia, a pochi passi dalla sua abitazione, nel paese dove abitava e dove in tanti, hanno pianto per lei.

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