Agrivoltaico a Venezia, approvato il piano per la tutela delle aree agricole di pregio

Ulteriori 700 ettari di terre protette: l’aggiornamento risponde alla necessità di bilanciare lo sviluppo delle energie rinnovabili con la salvaguardia del patrimonio agricolo e ambientale

Il sindaco della Città metropolitana Luigi Brugnaro ha approvato con un decreto il procedimento relativo all’individuazione delle “aree agricole di pregio” potenzialmente inidonee ai fini della realizzazione di impianti fotovoltaici (e agrivoltaici), secondo le disposizioni della Legge Regionale 17/2022.

La fase di consultazione 

Nei giorni scorsi si è conclusa la fase di consultazione con i Comuni e le 29 osservazioni arrivate dagli enti locali hanno consentito un aggiornamento generale della mappatura che ha permesso di definire il documento finale: la superficie totale della Città metropolitana di Venezia pari a 247. 133 ettari, risulta interessata da aree agricole di pregio per il 95, 9% del territorio agricolo-naturale, pari a 137. 786 ettari.

L’aggiornamento con le osservazioni dei Comuni ha consentito di precisare il tessuto insediativo, qualificare aree agricole di pregio per ulteriori 700 ettari (0, 6%) ed incrementare sensibilmente il valore del pregio delle stesse.

Tale documento ha dovuto tenere conto non solo della variegata conformazione urbanistica, ambientale e paesaggistica del territorio metropolitano, ma anche dell’evoluzione del quadro normativo che, lo scorso luglio, ha visto l’emanazione di diverse leggi nazionali sul tema, concorrenti con quelle della Regione Veneto.

Nell’agosto scorso era arrivato il piano della città metropolitana che aveva messo sotto tutela il 95, 3 per cento delle aree a valenza agricola della Città metropolitana di Venezia.

I provvedimenti della norma

Un piano atteso da tempo che aveva prodotto un immediato risultato: la sospensione dei procedimenti di autorizzazione di impianti in attesa delle decisioni dei sindaci dei 44 Comuni metropolitani.

Tre grandi mappe, un sistema di classe di pregio agricolo che in base alle sfumature di colore verde identifica nei territori della provincia le zone maggiormente pregiate, dalla zero alla 5. Tredici ettari avevano ottenuto la classificazione massima, la 5, colore verde scuro intenso.

Erano stati ricompresi seminativi, colture permanenti, prati stabili, zone agricole eterogenee, zone boscate, vegetazioni di arbusti o erbe, zone umide interne. Esclusi gli ambiti di urbanizzazione consolidata. In totale le superfici con valenza agricola, ad agosto, erano 143. 773 ettari.

Di queste ultime, il 95, 3%, pari a 137.043 ettari, erano state classificate come aree agricole di pregio. Ora a queste se ne aggiungono altri 700 ettari. Più in generale, si tratta di una classificazione richiesta dalla Regione che con la legge 17 del 2022 ha inteso normare la realizzazione di impianti fotovoltaici con moduli ubicati a terra, l’agrifotovoltaico appunto, individuando aree con indicatori di non idoneità, come le aree agricole di pregio, ed aree idonee.

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