«Agrivillage e autostrada due progetti strategici»

Cavallin, presidente dell’associazione dei costruttori edili plaude ai piani «Saranno migliorate infrastrutture già esistenti limitando il consumo di suolo»

«L’autostrada “Via del Mare” e l’Agrivillage sono due progetti strategici per il territorio, perché a sostegno di due settori trainanti per l’economia locale, il turismo e l’agricoltura, e perché la loro realizzazione valorizzerebbe il lavoro di molte imprese locali, frenando l’emorragia di occupati che sta interessando molti settori della manifattura veneziana».

Ugo Cavallin, presidente dell’associazione veneziana dei costruttori edili si schiera a favore dei due temi oggi oggetto di appassionato dibattito nel Basso Piave. Un colpo di scena che sarà foriero di ulteriori dispute. «Di opere», precisa il presidente Cavallin, «se ne realizzano poche ultimamente, così come decisamente opachi sono i segnali di ripresa dell’occupazione. Questo accade in parte perché la crisi ha assottigliato le opportunità di investimento, ma anche perché molte proposte, persino quelle che cercano di risolvere questioni di cui si discute da anni, vengono affossate in fase di dibattito da posizioni preconcette, senza magari un’attenta e oggettiva analisi del rapporto costi e benefici. È legittimo e auspicabile il confronto tra chi sostiene punti di vista diversi, ma non è accettabile che l’atteggiamento di chi esprime un no a prescindere». L’Ance paventa un blocco degli investimenti, alla luce di quanto accaduto in questi anni, con una preoccupante situazione di crisi che ha fermato tutto.

«Entrambi i progetti», prosegue ancora Cavallin, «appaiono decisamente coerenti con la vocazione economica del territorio e consentono in molti aspetti di migliorare infrastrutture già esistenti, limitando il consumo di nuovo suolo e mostrando un apprezzabile livello di resilienza. Agrivillage consentirà di riqualificare gli spazi di un ex allevamento, mentre la Via del Mare ripercorre in buona parte, migliorandolo anche in termini di sicurezza e scorrevolezza, il sedime di strade esistenti».

«Sappiamo, per quanto concerne il progetto della Via del Mare», conclude, «che sia la Procura di Venezia che la Regione stanno esaminando aspetti procedurali e finanziari. L’esigenza indiscutibile di garantire il corretto livello di certezza, trasparenza ed economicità, non deve però intaccare né metter in discussione il carattere di priorità e strategicità dell’opera».

La Via del Mare non pare del tutto accantonata e per il momento è in corso l’iter per esaminare la Nogara Mare cui seguirà la nostra infrastruttura viaria tanto dibattuta.

Giovanni Cagnassi

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