Agrivillage, altri tre mesi di proroga per i lavori
Musile. Il Comune in questo tempo verificherà le fidejussioni per 11 milioni date in garanzia dagli investitori. La sindaca Susanna: «Non sono preoccupata»
MUSILE. Agrivillage, concessi altri tre mesi di proroga. Il consiglio comunale ha approvato, a maggioranza, una nuova proroga di 90 giorni alla scadenza dei termini per la sottoscrizione della convenzione urbanistica per la realizzazione del parco turistico delle eccellenze agroalimentari, che sorgerà a Musile lungo la Triestina. La nuova proroga segue quella di sei mesi, già concessa lo scorso maggio. Servirà per completare le verifiche sulle fideiussioni, per un totale di 11 milioni di euro, che gli investitori devono dare a garanzia dell’intervento. «Il proponente ha presentato delle bozze di fideiussione, che sono in corso di valutazione da parte dell’ente. La proroga? A me non preoccupa», ha spiegato la sindaca Silvia Susanna, «abbiamo preferito concederla per valutare con calma le fideiussioni proposte e arrivare in tutta tranquillità alla firma della convenzione. Questa è l’ultima proroga concedibile, ma non è neppure detto che serva utilizzarla tutta, perché l’istruttoria è quasi al termine».
Tra le clausole richieste dall’amministrazione, c’è quella innovativa che prevede che la fideiussione possa essere utilizzata dal Comune anche per ripristinare lo stato dei luoghi. Ovvero, nella malaugurata ipotesi che il progetto dovesse fermarsi in una qualsiasi fase, il Comune potrà utilizzare i fondi delle fideiussioni per ripristinare l’area a terreno agricolo. Sulla proroga l’opposizione di centrosinistra si è astenuta, chiedendo a cosa siano serviti i primi sei mesi di proroga, nonché richiedendo massima attenzione sulle fideiussioni, ma anche sulla sostenibilità per le famiglie residenti in zona. «Pensiamo che ci sia un problema evidentemente ancora non risolto, che è di copertura e di garanzia finanziaria sull’insieme del progetto», ha detto Roberto Montagner (Insieme per Musile), «continuiamo a pensare che Agrivillage possa essere un’occasione importante. Ma a oggi non sappiamo ancora, al di là degli investitori locali, su che basi finanziarie si sostenga e chi siano i finanziatori».
La sindaca Susanna ha ricordato che il rischio imprenditoriale non compete all’amministrazione. «Quello che dobbiamo verificare», ha concluso Susanna, «è che gli oneri di urbanizzazione, nonché quelli della perequazione siano incassati dal Comune. All’investitore abbiamo ribadito che non faremo alcuno sconto rispetto alle fideiussioni che ci garantiscono i nostri importi, in particolare le opere esterne ad Agrivillage con la viabilità. E c’è anche un altro aspetto che è stato più volte ribadito: non accetteremo delle variazioni rispetto al progetto che è stato proposto».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia
Video