Agriturismi, appello alla Regione «Portiamo i posti letto da 30 a 50»
«Quello che chiediamo è che la Regione percepisca l'esigenza di aumentare il tetto attuale di 30 posti letto negli agriturismi». La richiesta proviene da Giulio Rocca, presidente di Confagricoltura Venezia, a margine di un incontro che si è svolto ieri mattina nella splendida cornice dell'agriturismo Paliaga, in via Altinate a Ca' Noghera. Appartiene al conte Claudio Marcello e rappresenta un'oasi tra la laguna e la foce del fiume Dese, dove in questi anni gli uccelli rari e di specie diverse sono andati moltiplicandosi, tanto da farne un luogo unico.
Sul tappeto la modifica di legge regionale apportata nel febbraio scorso e pubblicata in questi giorni sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Veneto. Presenti, tra gli altri, Fabiana Manfrin, presidente Agriturist Venezia, e il vicedirettore Confagricoltura Venezia, Attilio Bellinato.
In provincia di Venezia gli agriturismi sono143. L'agriturismo Paliaga è la dimostrazione di quanto si possa offrire lavorando con passione, maturata in anni di vita tra campagna e laguna, nonché con profonda conoscenza dell'ambiente naturale tipico della gronda.
Nell'area sono stati creati alcuni laghetti in cui, con il mutare delle stagioni, si alternano le più caratteristiche specie di uccelli del territorio. La particolare posizione dell'azienda la rende “strategica” sia per la sosta di uccelli migratori sia per il rifornimento di quelle specie che trovano difficoltà ad alimentarsi in laguna durante le fasi di alta marea.
Garzette, aironi cenerini, aironi rossi, aironi guardabuoi, cavalieri d'Italia, alzavole, marzaiole, il raro Ibis sacro e persino la sgarza ciuffetto sono oggetto di birdwatching da parte dei visitatori dell'agriturismo divenuto ormai una meta fissa per i più importanti fotografi naturalisti del Veneto e di altre parti d'Italia e d'Europa.
Ieri ad illustrare l'oasi naturale e gli uccelli che la abitano, c’era l'esperto, vale a dire l'ornitologo Sandro Sartori, che ha fatto da cicerone in mezzo ai canneti e gli specchi d'acqua. Sul versante della ristorazione tra i pro della legge regionale di recente pubblicazione - è stato spiegato ieri - c’è l'abbassamento della percentuale del prodotto interno dell'agriturismo in favore comunque di una filiera regionale esclusiva che può provenire benissimo da altri agriturismi.
«Tra i punti critici», spiega Rocca, «figura il numero dei posti letto: 30, il massimo consentito, sono pochi. Quello che vorremmo è riuscire ad ottenere un monte posti annuo complessivo. In sostanza un’azienda potrebbe ospitare più persone in una determinata stagione e chiudere tre mesi in un'altra lavorando stagionalmente». Ma con meno restrizioni di numero.
Parlando invece di cifre e non di un monte di posti letto, il tetto, secondo Confagricoltura, dovrebbe essere portato a 50 posti letto.
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