Agli studenti sono piaciuti cosmo e Pil

Maturità a Mestre: per la prova d’italiano snobbate le tracce su Eco e il rapporto padre-figlio. Oggi le materie specifiche
Agenzia Candussi, giornalista Pittalis. Maturandi all'uscita da scuola dopo la prima prova d'esame. Nella foto: Nicola Dibari, 5ASA istituto Morin.
Agenzia Candussi, giornalista Pittalis. Maturandi all'uscita da scuola dopo la prima prova d'esame. Nella foto: Nicola Dibari, 5ASA istituto Morin.

È iniziata ieri, con la prova di italiano, la Maturità per seimila studenti veneziani. Dalle prime indicazioni dei ragazzi mestrini alcuni argomenti erano abbastanza scontati o prevedibili. La morte di Umberto Eco ha indubbiamente acceso l'attenzione su questo grande intellettuale italiano; del voto alle donne si è parlato proprio in questi mesi dal momento che è stato concesso per le elezioni del 1946 nel referendum, giusto 70 anni fa. Altro argomento il senso del confine, molto di attualità ma secondo i ragazzi con poche indicazioni. Il saggio economico ha riguardato il Pil accompagnato da una frase di Kennedy, mentre la traccia sul rapporto padre-figlio richiedeva competenze in ambito artistico-psicologico visti il numero di artisti e pensatori che si sono espressi sul tema. Basti pensare alla figura di Enea che fugge da Troia portando sulle spalle il padre Anchise per sottolineare che si può guardare al futuro senza dimenticarsi da dove si viene.

Cosmo e Pil, dunque, a farla da padrone, mentre Eco e rapporto padre-figlio scelti da pochi. Nessuno ha scelto il tema delle donne.

Per Beatrice Miozzi del liceo classico Franchetti la scelta è andata sul tema artistico. «Mi è sembrato quello più bello da fare e con migliori materiali». Per Alvise Ciccuto «tema tecnico scientifico sullo spazio. Era il più fattibile anche per una mia passione personale». Federico Mazzucco ha scelto la traccia socio politico sul Pil «anche per un'esperienza vissuta sulla mia pelle».

Nessuna traccia veramente invogliante, dunque. Di certo la prova di greco spaventa di più: «Avremmo preferito latino» dicono all'unisono. Sul fronte Gramsci (istituto tecnico) Elia Sopelsa ha optato per il saggio breve sul Pil: «l'ho trovato più semplice e con diritto lo avevamo affrontato». Per Tommaso Arrigoni saggio breve su uomo e spazio «quello più abbordabile come traccia». Oggi li aspetta la prova di economia: «Molto temuta. Era la peggior scelta che potevano darci. Abbiamo iniziato un po’ tardi perché avevano difficoltà a stampare le tracce e nessuna era troppo interessante».

Al liceo Morin Edoardo Perissinotto di scienze applicate è stato l'unico ad analizzare il testo di Eco sulla letteratura «interessante e completo rispetto alle altre tracce. Anche il tema economico non era male ma aveva pochi materiali». Nicolò Scaggiante ha parlato di Samantha Cristofoletti e dei costi da affrontare per la conquista dello spazio: «Mi sembra di averlo fatto bene. Un’altra traccia fattibile era quella sul rapporto padre figlio. Adesso matematica ma temevo più il tema». Nicola Dibari ha trovato interessante il tema scientifico tecnologico: «mi è sembrato interessante perché c'era molto da scrivere e documenti interessanti. Le altre tracce personalmente non facevano per me. Più paura per la prova di matematica».

Gian Nicola Pittalis

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