Aggredito e rapinato da una baby gang
Il ritorno delle baby gang. Aggredito e rapinato un cingalese nel cuore della notte appena sceso dal bus da Venezia. A colpirlo un gruppetto di cinque ragazzi che lo hanno assalito alle spalle.
L’episodio è avvenuto martedì notte. Il cingalese di 21 anni che vive in centro a Marghera e lavora come aiuto cuoco in un ristorante del centro storico, stava tornando a casa. Il pullman, partito da piazzale Roma, era arrivato intorno all’1 in piazza Sant’Antonio. L’uomo come fa ogni notte si è avviato verso casa. Per strada non c’era nessuno. Ad un certo punto si sente afferrare alle spalle, mentre cerca di voltarsi per vedere chi è, gli arriva un pugno in testa. A quel punto vede due giovani mettersi davanti mentre altri due, o forse tre, gli sono alle spalle. Lui cerca di divincolarsi e di chiedere cosa vogliono. I cinque iniziano ad insultarlo e a minacciarlo. Due di loro lo colpiscono. Vogliono il suo cellulare e i soldi. Alla fine l’aggressione sortisce l’effetto sperato e i cinque scappano con il bottino che cercavano. L’aggredito non cerca nemmeno di rincorrerli.
Ripresosi dallo spavento riesce ad avvisare un amico. Chiama la polizia. Sul posto arrivano le volanti. I rapinatori vengono descritti dall’aggredito, ma purtroppo è oramai troppo tardi per poterli individuare.
Ieri mattina l’uomo si è recato in commissariato a sporgere denuncia. Del caso ora si sta occupando il Gamm della Squadra Mobile. L’uomo è stato interrogato e secondo lui i ragazzi non erano troppo giovani. Avranno avuto sui 18 anni ed erano italiani. O meglio parlavano in maniera chiara in italiano.
Tornato a casa ha spiegato alla moglie e agli amici che la polizia gli ha mostrato delle foto segnaletiche di ragazzi, ma lui non ha riconosciuto nessuno di quelli visti in foto. Molto probabilmente devono aver mostrato allo straniero le foto dei ragazzi, indagati e anche arrestati in passato, appartenenti alle varie baby gang smantellate dalla polizia.
Il fenomeno che sembrava essere stato debellato scoppia tra il 2014 e il 2015 e riguarda dei ragazzi che prendono di mira cingalesi e bengalesi. Tutto inizia dopo la reazione di alcuni negozianti bengalesi che stanchi di essere derubati da ragazzi italiani e di origine sinti. li mandano fuori dal negozio con le maniere forti e poi chiamano la polizia. A quel punto si innesca un escalation di violenza che viene fermata dalla Squadra Mobile di Venezia con ben tre operazioni e diversi arresti. Nel solo 2015 sono una quarantina i ragazzi tra i 13 e i 17 anni, denunciati o accompagnati in comunità, finiti nei controlli dalla polizia. Si tratta di gruppi distinti di minori che commettevano reati in modo gratuito, è l'aspetto più grave provocavano, picchiavano e rapinavano per affermare forme di leadership.
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