Agenzia delle Entrate di Venezia: funzionario in manette per corruzione

Francesco Cotticelli, 55 anni, residente a Mestre è accusato di aver incassato tangenti e "regali" per 13 mila euro per addomesticare il controllo a una ditta di Chioggia

VENEZIA. Un funzionario dell'Agenzia delle entrate di Venezia è stato arrestato - e si trova ora ai domiciliari - dalla Guardia di finanza su ordinanza del Tribunale di Venezia, con l'accusa di corruzione. 

L'indagine, coordinata dal pubblico ministero Stefano Ancilotto, è la prosecuzione di un'inchiesta che nel giugno 2017 ha visto finire in carcere dirigenti e funzionari dell'Agenzia di Venezia, commercialisti e pubblici ufficiali, arrestati per aver "aggiustato" verifiche fiscali ed accertamenti tributari in cambio di denaro e altre prebende che sono stati poi rinviati a giudizio o hanno scelto il patteggiamento.

Da quella indagine è nata la costola che mercoledì ha portato agli arresti Francesco Cotticelli, 55 anni,  napoletano di origine e residente a Mestre. Secondo le accuse della Procura, il funzionario dell'Agenzia delle entrate avrebbe ricevuto 5mila euro di mazzetta da un commercialista (già arrestato nella prima fase delle indagini). Obiettivo del professionista,  ridurre le  maggiori imposte dovute che un azienda di Chioggia  avrebbe dovuto versare nel 2015.

"Anche in questo caso, l’Agenzia delle Entrate ha immediatamente adottato la sospensione cautelare dal servizio del funzionario", si legge in una nota dell'Agenzia, "saranno inoltre prontamente assunte tutte le misure disciplinari, contrattuali e risarcitorie per tutelare l’istituzione, la sua immagine e la dignità dei dipendenti che operano onestamente"

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