Agenti in maschera arrestano borseggiatore
Se il borseggiatore avesse conosciuto Venezia avrebbe saputo che il tricorno e il mantello nero era tipico degli “zaffi”, il corpo della Serenissima che doveva reprimere i reati come i furti.
Perché forse le due maschere che si facevano i selfie sulla balaustra del ponte di Rialto, affollato da centinaia di persone, sembravano sorridere e scherzare.
Ma quando l’uomo con il giaccone blu ha estratto il portafogli dalla borsa della turista giapponese per passarlo alla sua complice, gli sono balzate addosso. E sono scattate le manette.
Movimentato arresto, ieri pomeriggio, sul ponte di Rialto animatissimo per il Martedì grasso e le ultime feste del Carnevale.
Un borseggiatore è infatti entrato in azione dopo aver scelto la propria vittima, una turista giapponese che stava scattando foto a un’amica lungo la balaustra del ponte monumentale.
La scena era perfetta: il borseggiatore si è avvicinato assieme a una complice, una donna dai tratti orientali: a lei avrebbe passato il portafoglio una volta estratto dalla borsa. Attorno a loro solo tante maschere, alcune con il mantello nero e i tricorni veneziani.
Ma non appena l’uomo ha estratto il portafoglio dalla borsa della turista giapponese e l’ha passato alla complice le maschere si sono improvvisamente animate e gli sono balzate addosso urlando “Police”.
La complice ha cercato di gettare a terra il “malloppo” come se lei non c’entrasse, ma ormai gli agenti l’avevano già afferrata assieme a Borseggiatore.
L’uomo è stato ammanettato sul posto, la complice portata via con lui e il portafogli restituito alla sbalordita turista che non si era accorta di nulla. Chissà se qualcuno spiegherà al ladro la storia dei vestiti degli “zaffi”.
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