Aeroporto di Venezia, martedì nero e voli a rischio
Quello della prossima settimana si preannuncia come un “martedì nero” per tutti gli aeroporti italiani, ancor più al Marco Polo di Tessera, dove, peraltro, è aperto da settimane un duro braccio di ferro tra le società che forniscono i servizi di terra (handler) e i sindacati dei lavoratori.
Sono ben tre, infatti, le categorie di lavoratori aeroportuali che martedì prossimo, 8 maggio, saranno interessati da uno sciopero nazionale (dopo quello di ieri dei vigilantes a cui ha aderito l’80% dei lavoratori): gli addetti ai bagagli e alla movimentazione degli aerei in rampa dipendenti dai tre handler che operano al Marco Polo (Ata, Gh, Aviapartner) incroceranno le braccia dalle 10 alle 18; le guardie giurate di Triveneto Sicurezza addetti ai varchi di controllo dei passeggeri in partenza sono chiamati allo sciopero dalle 13 alle 17 e, come se non bastasse, dalle 10 alle 18 anche gli addetti dell’Enav che assistono – dal centro esistente di Padova per quanto riguarda il Nordest – tutte le fasi di volo degli aerei, dalla messa in moto in pista al decollo, alla rotta da seguire, fino all’atterraggio.
Le compagnie aeree stanno già cominciando ad avvisare i passeggeri che hanno prenotato proprio per martedì prossimo, avvertendoli di eventuali cancellazioni o di dirottamenti in altri scali di decolli o atterraggi.
I servizi di terra. I circa 500 dipendenti dei tre handler del Marco Polo sono chiamati allo sciopero – indetto da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl-Trasporti – dopo i falliti tentativi di mediazione in Prefettura e per la terza volta in tre mesi, per protestare contro l’Assohandlers, che rappresenta le imprese del settore a livello nazionale perché «non hanno voluto sentire ragioni e continuano illegittimamente a non applicare a livello nazionale l’accordo di stesura del contatto nazionale di lavoro in particolare le previsioni che definiscono in modo inequivocabile aumenti dei minimi tabellari della paga oraria identici a quelli riconosciuti dall’associazione degli aeroporti (Assaeroporti), che sarebbero dovuti scattare dal 1 luglio 2017». A questo, in particolare nell’aeroporto Marco Polo, si aggiunge la tensione per l’ennesimo scontro sulla mancata applicazione della “clausola sociale” che dovrebbe garantire il passaggio dei dipendenti da un handler all’altro ogni qual volta una compagnia aerea cambia contratto di servizio e operatore: nell’ultimo caso aperto e non risolto di tratta dell’assistenza ai voli di Turkish Airlines passata da Aviapartner ad Ata.
Vigilanza ai varchi. A proclamare lo sciopero di martedì prossimo delle guardie giurate – i “vigilantes” che garantiscono i servizi di sicurezza ai varchi d’imbarco, controllando i bagagli a mano e i passeggeri stessi con il metal detector controllo – sono stati i tre sindacati confederali di categoria (Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uitucs) per chiedere il rinnovo del contratto nazionale della vigilanza privata, scaduto dal 31 dicembre 2015. A far scattare la protesta, il braccio di ferro sul rinnovo del contratto nazionale, scaduto nel dicembre 2015.
Controllori di volo. Anche lo sciopero che interesserà martedì prossimo l’Enav, per quanto riguarda il nostro territorio, interesserà gli addetti del Centro di Controllo Voli d’Area di Padova, è stato indetto dai sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil per chiedere il rinnovo del contratto nazionale di categoria scaduto nel dicembre 2016. Dal canto suo, l’Enav (Ente nazionale di assistenza al volo) ha comunicato che «saranno garantiti i servizi minimi previsti per legge, secondo l’elenco dei voli predisposto dall’Enac sulla base della normativa in vigore, nonché tutti i voli da e per l’aeroporto di Alghero.
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