Aeroporto di Tessera: Renzi blocca Moretti, Superjet salva
MESTRE. L’amministratore delegato di Leonardo-Finmeccanica, Mauro Moretti, è stato costretto a fare marcia indietro. Da giorni - ben prima della conferenza stampa di mercoledì a Ca’ Farsetti - circolavano voci su uno stop di Renzi al disimpegno da Superjet International e ieri è arrivata la conferma che il negoziato per la cessione del pacchetto azionario è stato interrotto formalmente con una lettera e rinviato a data da destinarsi, di comune accordo con i soci russi. Del resto l’annunciato “closing” della cessione di azioni di Superjet a Sukhoi-Scac doveva essere concluso già lunedì scorso ma si è prolungato inutilmente oltre il previsto, fino a interrompersi. La situazione è cambiata dopo un diretto intervento del premier Renzi su Moretti per convincerlo a rivedere la decisione di ridurre dal 51 al 5% la quota di Finmeccanica in Superjet International spa.
Le proteste dei sindacati, gli appelli delle istituzioni locali, le innumerevoli interrogazioni parlamentari e l’imminenza del referendum hanno costretto Moretti a stemperare l’intransigenza sempre dimostrata sull’uscita da Superjet. Va ricordato che fu proprio Moretti, nel marzo scorso, in occasione della presentazione pubblica negli hangar di Superjet a Tessera dei primi due SSJ100 in consegna alla compagnia irlandese Cityjet, a ordinare allo staff di Finmeccanica di non invitare alcuna autorità, alcun politico, amministratore pubblico, sindacalista e tantomeno giornalisti, nonché di tenere un basso profilo lasciando ai russi la gestione completa dell’iniziativa. Da allora l’amministratore delegato di una società, come Finmeccanica, da 34 miliardi di euro di ordini in portafoglio, non sembrava aver cambiato opinione, anche se nel giugno scorso, dopo un incontro tra Renzi e Putin a Mosca, aveva affermato, per dare un contentino al nostro premier: «Ora c’è una base forte su cui rinsaldare l’alleanza con i russi».
Moretti avrebbe accettato di considerare la possibilità di non scendere così tanto nella partecipazione azionaria e addirittura “rafforzare” la presenza nella società che costruisce e vende sempre più in tutto il mondo e anche in Europa i jet regionali da cento posti SSJ100. Il pesante indebitamento causato dall’investimento in Superjet starebbe rientrando come ha detto lo stesso Moretti annunciando che il bilancio 2016 di Leonardo-Finmeccanica «si avvia a chiudere con circa 500 milioni di utile» mentre nel 2013 era in passivo di 600 milioni di euro. Dal canto suo la finanziaria russa Scac - che controlla la Sukhoi che fabbrica gli SSJ100 in Siberia - è stata recentemente ricapitalizzata con un intervento da 2 miliardi di dollari voluto dal premier russo Putin che non vuole perdere il socio italiano.
Gianni Favarato
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