Aereo cadde nel 2009 due piloti dormivano

LIDO. Due dei tre piloti del volo Air France 447 Rio de Janeiro-Parigi che precipitò nell’Oceano Atlantico il primo giugno 2009 dormivano fino a pochi minuti prima che il velivolo cominciasse l’inarr...
20090602 - VENEZIA - DIS - AEREO SPARITO: VENETI; CRISTINA LOTTAVA CONTRO TRATTA DONNE. Cristina De Oliveira e il marito Enzo Canaletti, due delle vittime italiane a bordo del volo Air France proveniente da Rio e scomparso dai radar. Cristina de Oliveira, imbarcata con il marito Enzo Canaletti sull'Airbus disperso in Atlantico, era impegnata in particolare nella difesa delle straniere schiavizzate dalle organizzazioni criminali internazionali dedite alla tratta delle donne. ANSA/ Andrea Merola/DC
20090602 - VENEZIA - DIS - AEREO SPARITO: VENETI; CRISTINA LOTTAVA CONTRO TRATTA DONNE. Cristina De Oliveira e il marito Enzo Canaletti, due delle vittime italiane a bordo del volo Air France proveniente da Rio e scomparso dai radar. Cristina de Oliveira, imbarcata con il marito Enzo Canaletti sull'Airbus disperso in Atlantico, era impegnata in particolare nella difesa delle straniere schiavizzate dalle organizzazioni criminali internazionali dedite alla tratta delle donne. ANSA/ Andrea Merola/DC

LIDO. Due dei tre piloti del volo Air France 447 Rio de Janeiro-Parigi che precipitò nell’Oceano Atlantico il primo giugno 2009 dormivano fino a pochi minuti prima che il velivolo cominciasse l’inarrestabile discesa che costò la vita a tutte le 228 persone a bordo. Tra i morti c’era anche una coppia di coniugi del Lido che rientrava da un periodo di volontariato in Brasile, il maresciallo 51enne dei Lagunari Enzo Canaletti e la moglie Angela Cristina de Oliveira Silva.

È quanto emerge da una nuova inchiesta condotta dalla rivista Vanity Fair e di cui il Daily Mail fornisce alcuni dettagli. Dalle trascrizioni delle conversazioni tra il 37enne David Robert, il 32enne Pierre-Cedric Bonin e il 58enne Marc Dubois in cabina di pilotaggio risulta che fino a poco prima del disastro i due piloti più anziani stessero dormendo e avessero lasciato l’aereo in mano al più giovane dei tre, costretto quindi a gestire l’emergenza trovandosi in balia di una tempesta tropicale. In particolare si sottolinea come il più anziano dei tre, Dubois, avesse passato una «notte brava a Rio prima del volo», da cui la necessità di riposarsi.

Airbus e Air France erano finite sotto inchiesta a Parigi accusate di omicidio colposo per il disastro aereo. Per gli esperti Air France era intervenuta «troppo tardi» e in modo «inefficace» nel sostituire i sensori di velocità, una volta emersi i primi dubbi sulla loro affidabilità. Ora la clamorosa inchiesta. Sul giornale viene anche citato il capo delle investigazioni, Alain Bouillard: «Se il comandante avesse tenuto il posto di comando durante il passaggio nella zona di convergenza tropicale (...) forse la storia sarebbe andata a finire in un altro modo».

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia