Adulti riferimento dei teppisti. Tre famiglie saranno allontanate
MARGHERA. Sono stati identificati e, in questa prima fase dell’indagine, denunciati alla Procura minorile i tre giovani, di cui due di Marghera e uno di Chirignago - anche se trascorre la sue giornate a Marghera - ritenuti responsabili della rapina di domenica sera in via Correnti ai danni di una coppia, lei 54 anni e lui 65, disabile costretto in carrozzina, in una palazzina di via Correnti, a Marghera. Secondo quanto ricostruito fino ad ora due hanno seguito la coppia che, scesa dal tram, si stava indirizzando verso casa, mentre un terzo ha fatto da palo. Secondo la ricostruzione fornita dalla vittima, i due si sarebbero offerti di dare una mano alla donna a issare la carrozzina sugli scalini.
La donna ha ringraziato, spiegando che non era necessario, ma i ragazzi si sono fatti avanti lo stesso e l’hanno aggredita, buttandola a terra e portandole via la borsetta con poche decine di euro e alcuni effetti personali, compresi i bancomat. I tre ragazzi sono parte di un gruppetto che non è nuovo a episodi di minacce, aggressioni o furti in un’area di Marghera dalle forte tensioni sociali. Non a caso la Municipalità di Marghera è in procinto d’intesa con il Comune - dopo un incontro avuto nei giorni scorsi - di allontanare dall’area di via Correnti almeno tre nuclei familiari che occupano abusivamente altrettanti locali, e che rappresentano un punto di riferimento anche per la banda dei ragazzi che gira per il quartiere. Non ci sono ancora i tempi, perché si tratterà di un’operazione delicata che dovrà vedere lavorare insieme operatori sociali e forze dell’ordine, ma la decisione è stata presa.
«Questi ragazzi, che spesso vagano soli tutto il giorno per la città, sono in realtà in contatto costante con adulti, sia del loro nucleo famigliare sia esterni ad esso, che non solo non si fanno carico della loro situazione ma che sembrano spesso approfittarne o addirittura incoraggiarne le “imprese”. Alcuni di questi nuclei di adulti sono localizzati esattamente in quella via Correnti (e nelle sue vicinanze) dov’è avvenuto l’ultimo odioso atto del gruppo teppistico», dice il presidente della Municipalità, Gianfranco Bettin, aggiungendo che «da molto tempo la Municipalità, indicandoli per nome e cognome e numero civico (abusivamente e prepotentemente occupato), chiede che vengano allontanati da un contesto che ha invece bisogno di un rinnovato investimento sociale e urbanistico per essere risanato in ogni senso». ©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia