“Adotta un tombino” raccoglie subito adesioni

La campagna lanciata dal Forum per il Marzenego: obiettivo la manutenzione della rete idrografica. Intanto Veritas ha raccolto 2.700 metri cubi di fogliame
Di Mitia Chiarin

Pino Sartori (portavoce del Forum per il Contratto di fiume Marzenego Osellino e vicepresidente dell’associazione la Salsola), Fabrizio Zabeo del Comitato allagati di Favaro e Ugo Rebeschini (associazione il Ciclone di Massanzago, in provincia di Padova) sono i primi nell’area metropolitana ad aver adottato fossi e caditoie davanti a casa, impegnandosi a tenerle pulite. Sono loro i primi testimonial sul territorio di un’insolita campagna. “Adotta un tombino, adotta un fosso” è l’appello ai cittadini per contribuire attivamente alla manutenzione della rete idrografica minuta e della microidraulica. Un appello lanciato anche alle associazioni ambientaliste, al Forum per il Marzenego, ai cittadini di buona volontà, alle amministrazioni comunali e che strizza l’occhio a Veritas che, dopo l’alluvione del 2007 che ha portato l’acqua granda a Mestre, ha avviato un’annuale campagna di pulizia delle caditoie di tutta la città, da sporcizia e foglie secche.

Perché nell’alluvione di 8 anni fa un ruolo drammatico lo giocarono anche i tombini intasati. E chi lavora per la valorizzazione del Marzenego e dell’Osellino si mette al lavoro con scope e ramazze, per dare il buon esempio a tutti. Tema spiegato anche in un recente incontro con il climatologo Luca Mercalli che a marzo 2016 nella nuova edizione di “Scala Mercalli”, la sua trasmissione su Rai Tre, proporrà le immagini girate pochi giorni fa tra Mestre e gli altri Comuni attraversati dal Marzenego. “Adotta un fosso” è vista di buon occhio da Veritas che ha concluso in questi giorni la prima tranche di lavoro di pulizia di strade e marciapiedi, invasi dalle foglie cadute dagli alberi. In alcune zone di Mestre, le foglie hanno invaso le zone pedonali, rischiando di far cadere molti sul pavimento reso viscido dalle foglie marcite dopo la caduta, soprattutto nei giorni della Madonna della Salute. Al 7 dicembre erano stati raccolti, secondo i dati forniti da Veritas, qualcosa come 2.700 metri cubi di fogliame che è diventato ora compost negli impianti di Veritas. 50 metri cubi raccolti a mano, 750 metri cubi raccolti con aspirafoglie, 400 metri cubi con la spazzatrice, il resto con mezzi meccanici.

Interessate le principali strade di Mestre: da viale Garibaldi a Corso del Popolo, da via Miranese a via Castellana fino a Zelarino, compresa via Brendole, la zona di Asseggiano e varie zone di Marghera. Il lavoro prosegue in questi giorni tra via Rizzardi, via delle Macchine e la parte finale di via Fratelli Bandiera.

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