Adesso una pausa per la famiglia stremata

Mamma Valentina dovrà decidere se tornare al lavoro nella pasticceria che l’aveva licenziata
Lorenzo Porcile/Chiesa di Fossò / Funerale Aurora Maniero
Lorenzo Porcile/Chiesa di Fossò / Funerale Aurora Maniero
FOSSÒ. Resta aperta dopo la morte della piccola Aurora, la questione del licenziamento della mamma Valentina da parte della pasticceria Forin di Camin, per aver sforato il numero di permessi e aver fatto troppe assenze sul lavoro. Assenze dovute alla continua assistenza che la mamma dava alla figlia malata.


La questione che ora è oggetto di una vertenza con i sindacati potrebbe risolversi nei prossimi giorni, dopo la proposta di riassunzione da parte dell’azienda, ma per ora la mamma Valentina ha deciso di prendersi una pausa di riflessione visto anche il difficile momento che tutta la famiglia sta vivendo.


Intanto sono molte le reazioni fioccate anche sui social alla notizia data dal nostro giornale del licenziamento della mamma coraggio. «Ma come si fa – si sono chiesti alcuni utenti - a fare una cosa del genere. Capiamo il fatto che questa persona possa aver fatto delle assenze e sforato i permessi, ma manca un dato però: l’umanità».


Intanto in favore della mamma licenziata è continuata anche ieri una vera e propria gara di solidarietà e tanti imprenditori e categorie si sono offerti di dare una mano alla famiglia in lutto e ora in difficoltà economica.


A farsi avanti da subito per cercare di aiutare la mamma sono Ascom-Confcommercio della Riviera del Brenta con il suo presidente Ennio Matterazzo, e Apindustria Venezia con il vicepresidente Roberto Dal Cin e i responsabili di mandamento, Adriano Peretti presidente Api di San Donà e Roberta Stiglic di Quarto d’Altino. In tutti i casi i responsabili di categoria hanno invitato Valentina Donà a presentarsi da loro e a spedire il proprio curriculum.


La pasticceria Forin fa sapere il segretario provinciale della Uilm Padova, Davide Crepaldi, ha ora comunicato che è d’accordo nel procedere alla riassunzione. Il sindacato ha anche fatto sapere che la piccola azienda artigiana in cui lavorava la mamma di Aurora, dopo aver esaurito quanto previsto per maternità e congedo parentali, non ha potuto far altro che attivare la disoccupazione per dare un reddito alla lavoratrice. La lettera di riassunzione secondo il sindacato, sarà spedita dall’azienda alla mamma di Aurora nei prossimi giorni.
(a. ab.)


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