Adescata sul web, app smaschera il bullo

Tredicenne ricattata per delle foto osé ha attivato l’applicazione “Youpol”, la polizia ha denunciato un sedicenne di Catania

CHIOGGIA. Si fa adescare sul web, sulle pagine di uno dei tanti social frequentati dagli adolescenti, cede alle lusinghe dell’amico virtuale e le foto osé che aveva improvvidamente inviato rischiano di finire sul web.

Protagonista di questa triste e squallida vicenda una ragazzina di 13 anni di Chioggia che pensava di aver trovato in un sedicenne residente a Catania un nuovo vero amico, del quale, probabilmente, se n’era invaghita a tal punto da cedere alle sue richieste. La ragazzina si intratteneva con il sedicenne attraverso una chat molto diffusa, ma dopo i soliti convenevoli e gli scambi a distanza di idee e pensieri, il catanese comincia a spingersi oltre e comincia la sua opera di adescamento che culmina con la richiesta di foto nude della 13enne. Forse per gioco o forse per l’incapacità di molti giovanissimi di interpretare la pericolosità del web, nonostante i numerosi avvertimenti da parte della polizia postale, la ragazzina cede alle richieste ed invia al nuovo amico foto che la ritraggono nuda, convinta che il sedicenne fosse veramente innamorato di lei. Ma quello che in un primo tempo sembra un innocente gioco erotico tra adolescenti si trasforma poi in qualcosa di molto più grave. Il sedicenne continua a richiedere alla sua giovane amica virtuale foto sempre più spinte fino a minacciarla di pubblicare le foto sul web se lei non gliene invia delle altre.

La ragazzina però reagisce al sordido ricatto e attraverso l’app della polizia postale “Youpol” costruita proprio per questo scopo, denuncia, pur non senza qualche imbarazzo, la questione facendo intervenire gli agenti del commissariato di Chioggia. La denuncia attiva la polizia che prende in mano la situazione per cercare di scoprire ogni singolo dettaglio della faccenda che, essendo coinvolta una giovanissima, è già di per sé molto delicata.

Gli agenti del commissariato di Chioggia avviano così le indagini e, attraverso la collaborazione della polizia postale, risalgono al sedicenne di Catania. Così vengono allertate alcune volanti della questura del capoluogo etneo che si mettono subito sulle tracce dell’adescatore virtuale, prima però che il ragazzo riuscisse a pubblicare sul web proprio le foto senza veli della ragazza chioggiotta. Una volta individuato gli agenti si sono presentati nella sua abitazione di Catania, appurando così la veridicità della denuncia.

Il controllo sul computer del sedicenne ha portato alla scoperta di diverso materiale definito, vista la giovane età della vittima, pedopornografico, che dovrà così rispondere anche di adescamento di minore. Al ragazzo è stato pure sequestrato lo smartphone.

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