Addio “Centro Moda” villa Antonini va all’asta

Mogliano. La società Rosso Veneziano di Levorato è finita nel fallimento Tramonta il centro commerciale del lusso da realizzare con la Kap 3000

MOGLIANO. Effetto crisi: villa Antonini, con piscina, campo da tennis, barchessa e chiesetta, finisce all’asta per 1,2 milioni di euro. Nell’ambito del fallimento occorso alla società Rosso Veneziano, del tycoon moglianese Mario Levorato, un’altra delle tante pregiate e lussuose ville moglianesi è al centro di una procedura di vendita del tribunale di Treviso.

Non è la prima e potrebbe non essere nemmeno l’ultima. L’immobile, situato in via Vanzo 71, nel quartiere Centro nord, è tra i beni che dovranno compensare il pesante passivo di una società immobiliare nata nel 2006. Mario Levorato è stato a partire dagli anni ’80 protagonista dello sviluppo immobiliare moglianese. Negli anni d’oro del mercato delle costruzioni fu anche presidente del consorzio Spz e risulta tra i fondatori del consorzio fidi della Cna. La ditta Rosso Veneziano, nel 2014, complice la crisi del settore e un importante affare sfumato, ha portato i libri in tribunale con debiti, soprattutto nei confronti della Banca di credito cooperativo di Monastier e del Sile, per 18 milioni di euro. Tra gli obiettivi di Levorato vi era quello di realizzare, in partnership con un’altra società la Kap 3000 srl di Erminio Cappellesso, un mega centro commerciale dedicato all’alta moda. Le due società (una fallita, l’altra no) risultano proprietarie della vasta area non ancora costruita compresa tra via Vecellio e via Tintoretto, all’interno del distretto Spz tra Bonisiolo e Zerman.

L’affare del “Centro Moda”, nel frattempo, è saltato e le proprietà di Rosso Veneziano, tra cui anche la lussuosa villa, sono ora al centro delle procedure fallimentari. Il compendio nobiliare che si trova a nord del fiume Zero, con tanto di ponticello privato, è stato diviso dal curatore, il commercialista trevigiano Massimo Roma, in tre diversi lotti. La prima asta si è svolta il 28 febbraio ed è andata parzialmente deserta. Si dovrà procedere a una seconda convocazione, con un probabile ribasso del prezzo di vendita. Si partiva da una base di 338mila euro per il primo lotto. Per la villa padronale, con due unità immobiliari, giardino, piscina e chiesetta si partiva invece da 905 mila euro.

È stato provvisoriamente aggiudicato il terzo lotto (base d’asta 183mila euro) relativo a un ufficio dell’interno F. Villa Antonini che ospita diverse società.

Matteo Marcon

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