Addio Angela, vinta da un tumore a 34 anni
NOALE. Diciassette anni di lotta contro il tumore, eppure aveva trovato la forza di vivere appieno. Angela Denis sabato scorso ha smesso di lottare, all’età di 34 anni. Ha voluto tornare nella sua casa di Vacil di Breda, nel Trevigiano, tra i suoi cari, per gli ultimi giorni di un percorso fatto dal dramma della malattia, dall’euforia dell’apparente vittoria e poi dalla ricaduta.
Domani alle 15 nella chiesa di Breda i funerali per dire addio alla giovane. Lascia i genitori, Paolo e Fernanda, il fratello Matteo e il fidanzato Federico Bonzio. Stavano insieme da cinque anni, e quando le cose si stavano facendo serie Angela non aveva nascosto la sua malattia a Federico, che ha deciso di non scappare. E anzi è diventato un motivo in più per lottare, con il sogno un giorno di sposarsi.
«Era una donna di altri tempi», la ricorda il suocero Maurizio Bonzio, presidente della squadra di basket di Noale «credo che la storia con Federico l’abbia aiutata. Era una persona molto forte che si faceva volere un gran bene». Angela era una grande appassionata di basket, come il fidanzato Federico, che vive in una famiglia di “baskettari”.
Talmente appassionata che aveva dato al suo cane il nome di Curry, play dei Golden State Warriors dominatori dell’Nba. Altre grandi passioni erano la cucina e il mare, a Caorle e Porto Santa Margherita ha trascorso molte giornate estive con Federico. Studentessa di Farmacia all’Università di Padova, aveva dovuto lasciare gli studi a causa delle terapie. Le mancava un solo esame prima della laurea.
Angela Denis aveva scoperto di essere malata a 17 anni; tante cure, tante speranze e dopo una decina d’anni passati tra medici e ospedali, sembrava che si potesse riprendere. Purtroppo così non è stato: quel male è ritornato. Alla Facoltà di Farmacia dell’Università di Padova le sarebbe bastato dare l’ultimo esame prima di discutere la tesi e raggiungere il traguardo della laurea. Tra le sue passioni c’erano il volontariato, la cucina, la pallacanestro, come il fidanzato. E c’era anche il mare, soprattutto Porto Santa Margherita di Caorle, dove amava trascorrere le vacanze.
«Era molto brava ai fornelli» la ricorda il suocero Maurizio Bonzio «ma Angela sapeva farsi volere bene. Era una ragazza d’altri tempi». Angela aveva passato metà della sua vita tra reparti e dottori; proprio lunedì della scorsa settimana, aveva lasciato Oncologia dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso, dov’era ricoverata da alcune settimane, per proseguire le cure a casa con la sua famiglia. Venerdì il quadro clinico è precipitato e la giovane è entrata in coma, non svegliandosi più».
«Nonostante la malattia», continua Maurizio Bonzio, «Angela ha sempre condotto una vita normale. Era attiva nel volontariato, sapeva farsi volere bene ed era una donna molto forte. Mio figlio l’ha molto aiutata ad andare avanti in questo periodo».
Il funerale sarà celebrato domani alle 15 nella chiesa di Breda di Piave. —
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