Addio all’uomo buono Daniele Masiero, impegnato per il paese
SALZANO. Il colpo è stato duro da digerire. Ieri a Salzano non si parlava d’altro che della morte di Daniele Masiero, di quell’infarto che non gli ha lasciato scampo domenica pomeriggio all’età di 63 anni. Tutto è successo in fretta, senza neppure riuscire a intervenire.
Eppure, qualche ora prima, era all’assemblea dell’Anpi per discutere delle attività del 2019. Il mondo del volontariato era la sua vita, la sua passione, come lo erano la scuola, i bambini delle elementari: sarebbe andato in pensione a settembre.
Anche la politica lo era, avendo fatto parte delle giunte di Bruno Pigozzo prima e Alessandro Quaresimin dopo. Ora sedeva in Consiglio nella civica di opposizione “Il tuo paese vivo”.
Avis, Aido, Protezione civile, gemellaggi con le altre città erano il suo pane quotidiano. «In questi momenti in cui ogni parola può sembrare superflua», scrive la lista Cambiamo Salzano-Luciano Betteto sindaco, «vogliamo ricordare una persona che si è sempre battuta per ciò in cui credeva e sempre rispettando le idee altrui. Ci lascia un grande maestro che ha insegnato a bambini e adulti come vivere la comunità, attraverso una instancabile impegno in prima persona. Una persona come lui sicuramente mancherà alla comunità».
Bruno Pigozzo, attuale vice presidente del Consiglio regionale, fatica a trattenere le lacrime: «Avevo un legame forte con lui, era più di un fratello. Rimarrà sempre il suo impegno concreto su temi legati all’Europa, ai gemellaggi con le altre città».
Una sorta di testamento per Salzano, che pure Alessandro Quaresimin invita a non sprecare: «Daniele rappresentava il volontariato vero e puro. Era e sarà un esempio per tutti. Ha dedicato la sua vita a tutto questo. L’avevo visto la mattina di domenica all’Anpi ed era l’uomo di sempre».
«Uno dei nostri fondatori», scrive l’Associazione Protezione civile di Salzano. Per Emergency Miranese: «Daniele è sempre stato in prima fila nella difesa di tutti i valori di democrazia, civiltà, pace e solidarietà». La parrocchia: «Un uomo buono, sincero, generoso, attento alle persone, ai suoi piccoli alunni e ai più deboli» lo descrive la parrocchia. —
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