Addio all’architetto Artico, papà del palasport Taliercio

Si è sentito male la notte scorsa, portato all’Angelo è spirato ieri pomeriggio. Noto professionista, mestrino doc da giovane aveva lavorato con Carlo Scarpa
Foto Agenzia Candussi/Cruccu/Palasport Taliercio, Mestre / Premiazione Artico
Foto Agenzia Candussi/Cruccu/Palasport Taliercio, Mestre / Premiazione Artico

VENEZIA. Nel 2018 aveva festeggiato i 40 anni di vita del palasport Taliercio, tra le sue costruzioni più note, premiato con la maglia della Reyer sul parquet di via Vendramin. «Me la tengo stretta come un bellissimo regalo questa maglia», aveva detto Ruggero Artico, architetto e urbanista, tra quelli che avevano lavorato anche con Carlo Scarpa, ma aveva, sornione rivelato il suo sogno.

Vedere il Taliercio, nel caso la Reyer trovasse una nuova “casa”, tornare ad infiammare i tifosi mestrini nel palazzetto che era nato per la mitica Duco Mestre di Villanta e Quintavalle. Mestrino doc, professionista notissimo, appassionato, intelligente, ironico, Ruggero Artico se ne è andato ieri all’età di 87 anni.

Si era sentito male nella notte a casa e ieri è sopraggiunto, inatteso, il decesso all’ospedale dell’Angelo. La notizia si è diffusa provocando un vasto cordoglio. Ruggero Artico era un professionista conosciuto e stimato. Mezza Mestre è stata costruita e progettata dal suo studio: dal Taliercio al centro Panorama di Marghera passando per le case dell’ex Pantera Rosa di Favaro. Ma soprattutto aveva progettato e coordinato la nascita della cittadella dei megastore dell’Aev Terraglio: dall’Auchan, compreso l’ultimo grande ampliamento, al Decathlon passando per la torre di uffici di via Baseggio, da anni sede di Veneto Strade.

Artico nonostante gli acciacchi dell’età non ha mai smesso di lavorare. E ultimamente aveva sposato la battaglia di protesta dei privati di via Litomarino contro il progetto della bretella ferroviaria, diventando il loro consulente tecnico. Lo Studio Architetti Artico opera a Mestre da più di sessant’anni ed è arrivato alla terza generazione. Fondato nel 1950 da Mirko Artico (1902-1992) Ruggero lo ha portato avanti finora e ha poi aperto le porte al figlio Riccardo.

Assieme si occupano di urbanistica, edilizia residenziale, pubblica e privata, direzionale, commerciale, scolastica, turistico-ricettiva, dalla progettazione (preliminare, definitiva, esecutiva) fino alla esecuzione lavori, con particolare attenzione alla progettazione sostenibile e all’utilizzo di tecnologie eco-compatibili. La data dei funerali non è ancora nota.

Artico lascia la moglie Maria Gusmitta e i figli Riccardo e Marta, giornalista dei nostri quotidiani. Alla famiglia le condoglianze di tutta la redazione de La Nuova di Venezia e Mestre.



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