Addio alla discarica di San Donà: presto in via Silos sorgerà un ciclodromo

Dopo anni di battaglie legali tra il Comune e i residenti l’impianto è dichiarato esaurito grazie anche al riciclo rifiuti



Chiude definitivamente la discarica di via Silos, al suo posto potrà sorgere un ciclodromo per i giovani ciclisti che vogliono avvicinarsi a questo sport.

Per la città di San Donà e il Basso Piave, si chiude un capitolo dolente che ha sollevato proteste, stimolato la formazione di comitati di cittadini che hanno denunciato nei decenni i disagi legati alla presenza di una così grande discarica vicino ai luoghi abitati.

La definitiva chiusura della discarica, la sua gestione post mortem da parte di Veritas e la restituzione del sito in una forma che rispetti l’ambiente e offra un servizio ai cittadini è un risultato importante per la città.

I comitati in passato denunciarono la presenza di stormi di gabbiani che coprivano di guano tutta l’area attorno alla discarica. Qualcuno arrivò anche al punto di adrombrare problemi di salute tra la popolazione residente invocando un’indagine epidemiologico accurata per spiegare anche vari decessi. E c’erano state anche segnalazioni di via vai di Tir in discarica nella notte.

I nuovi sistemi di raccolta hanno piano piano messo da parte la discarica che è arrivata a esaurimento. «Un risultato ottenuto», dice l’assessore all’ambiente Lorena Marin, «grazie a un percorso condiviso con i cittadini, di sensibilizzazione alla raccolta differenziata, al riciclo e alla tutela ambientale. Al momento è in corso di valutazione una proposta, la sola pervenuta a seguito del nostro avviso a manifestare interesse di luglio 2018, inviata dalla Polisportiva Sport 360».

Questa polisportiva ha ben otto società ciclistiche operanti sul territorio, e rivolte soprattutto ai giovani ciclisti ha pensato a un progetto, nell’ottica di proporre un ciclismo in sicurezza, distante dalle strade, principalmente per i bambini e con un’attenzione allo sport per diversamente abili. Il progetto prevede un ciclodromo d’asfalto, un bike park con tratti tecnici e ostacoli artificiali, servizi alle attività (spogliatoi, servizi igienici, infermeria), spazi coperti per la riabilitazione e l’avvio di atleti disabili paralimpici.

«La proposta, allo stato attuale, non risulta impegnativa né per Veritas né per l’amministrazione comunale, che ne sta verificando la coerenza con il progetto di città che sta portando avanti», precisa il sindaco Andrea Cereser, «al momento appare una soluzione che promuove lo sport tra i giovani e diffonde la cultura dell’utilizzo della bicicletta, per uno stile di vita più sostenibile sul versante ambientale». —



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