Addio al grande Bruno Strigheta
VENEZIA. La malattia lo aveva consumato. Ma lui resisteva. E aveva voluto esserci, qualche mese fa a Burano, alla grande festa per ricordare il padre Gigio, tra i più grandi campioni di tutti i tempi. Bruno dei Rossi in arte «Strigheta» non ce l’ha fatta. È morto ieri mattina, lasciando nel dolore la sua famiglia e tanti amici e appassionati della voga che ne avevano apprezzato le sue qualità di atleta e quelle di persona buona e sempre disponibile.
Bruno se n’è andato a 63 anni, compiuti da pochi giorni. Lascia una lunga traccia nell’albo d’oro della Regata Storica. Due bandiere rosse nei gondolini, 11 secondi posti, 21 bandiere nella regata più importante. E un record;: quello di aver vinto tutte le regata a due remi del calendario comunale (Storica, Burano, Redentore, Pellestrina) vogando sia a poppa che a prua. Gondoliere a San Marco, Bruno è ritratto commosso e sorridente il giorno dell’arrivo in laguna di papa Ratzinger. Con il fratello Franco aveva formato l’equipaggio che aveva trasportato Benedetto XVI dalla Salute al Molo di San Marco.
Aveva seguito fin da piccolo la grande carriera e gli insegnamenti del padre Albino. A Burano «Gigio» gli aveva insegnato a vogare, insieme al fratello minore Franco, anche lui campionissimo e presidente della Vogaepara, storica società remiera dell’isola. Negli anni Settanta comincia la sua avventura in barca con Botin, Bragosso, Giannino Testacalda. Con Bepi Schiavon «Bufalo» centra i primi risultati di rilievo, due secondo posti alla fine degli anni Settanta. Poi voga con il fratello. Vincono insieme le due regate Storiche del 1985 e 1986. Tre secondi posti consecutivi. Poi ancora secondo con Roberto Busetto, nuovamente bandiera bianca con la stella nascente, Giampaolo D’Este nel 1998 e 1999. Bruno aveva la voga nel sangue. Passione in parte tramandata dal padre, per il resto nell’ambiente dei pescatori buranelli. In barca ci andava fino a pochi mesi fa.
Dopo aver appeso il remo dei gondolini al chiodo aveva continuato con le caorline e le regate sociali, prendendosi qualche soddisfazione. Una figura familiare a molti veneziani, la sua. Abilissimo nel portare la gondola, famoso per salutare con un sorriso coloro che incrociava, in barca o sopra i ponti. La sua ultima uscita pubblica era stata in autunno, nel ristorante «da Romano». Tutti i campioni radunati per ricordare Albino «Gigio» Strigheta, recordman delle vittorie in gondolino (14) insieme a Ciaci e Bepi Fongher. Ricordi di regata e di famiglia, di un campionissimo da cui Bruno aveva preso anche il soprannome oltre che la tecnica sopraffina. Anche a lui l’addio sarà dato in gondola, martedì mattina. Con un equipaggio composto dai campioni del remo e un corteo delle remiere.
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