Addio ad Anna martedì alle 10 a San Martino

I funerali nella chiesa dove la ragazza Boscolo Berto cercava rifugio. La cotta non ricambiata per Leonardo Scarpa e i ritardi nel chiamare i soccorsi

SOTTOMARINA. Una cotta, una classica infatuazione giovanile, come spesso capita quando si hanno 19 anni. Anna Boscolo Berto, la ragazza trovata morta in un appartamento di viale Bergamo, a Sottomarina, non era la fidanzata di Leonardo Scarpa, il ragazzo che assieme a Francesco Ravagnan ha trascorso le ultime ore in compagnia della giovane studentessa, si era semplicemente innamorata senza accorgersi che quel giovane, corteggiato da molte ragazze, la stava trascinando in un vortice pericoloso dal quale non si sarebbe mai più sollevata.

Francesco, invece, era l’amico di Leonardo, ma che era già noto alle forze dell’ordine per uso di stupefacenti. A casa sua gli agenti del commissariato di Chioggia hanno trovato quattro flaconi vuoti di metadone e una confezione di Xanax. Due ragazzi che si sono spinti oltre, travolgendo evidentemente la povera Anna che, indifesa e succube dei due, aveva cercato rifugio dove era cresciuta, in chiesa, partecipando con entusiasmo al campo scuola estivo e desiderando ardentemente di tornare a far parte di quel coro parrocchiale nel quale lei, qualche anno fa, eccelleva con la sua splendida voce.

Era forse un grido d’aiuto, un tentativo di togliersi da una spirale probabilmente più grande dei suoi stessi sentimenti. Ma Anna, per quell’amore non proprio ricambiato, ci era ricascata, si era fatta convincere a partecipare a una delle tante feste che si svolgono nelle sere d’estate nel litorale di Sottomarina. Che cosa sia accaduto durante la sera si può, per il momento, solo intuire, ma saranno i risultati dell’autopsia a chiarirlo. Probabile che la ragazza si sia sentita male già dentro al locale, ma per quale motivo sia stata portata a casa di Francesco Ravagnan e perché i due abbiano chiamato i soccorsi tardi lo diranno gli inquirenti che stanno svolgendo le indagini. Intanto martedì alle 10 sono stati fissati i funerali, in chiesa San Martino, che lei considerava la sua casa. 

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia