Addio ad Agrivillage: scaduta la variante e annullato il progetto
MUSILE DI PIAVE. Agrivillage, è scaduta anche la quarta e ultima proroga. Il termine è trascorso senza che siano maturate le condizioni per arrivare alla firma della convenzione urbanistica tra i proponenti privati e il Comune. Così la variante è decaduta e, salvo colpi di scena, il progetto va in soffitta, quanto meno a Musile.
Intanto su Agrivillage si sono accesi i riflettori di “Striscia la Notizia”, con un servizio andato in onda giovedì sera. La trasmissione satirica di Canale 5 sta conducendo, con l’inviato Moreno Morello, un’inchiesta sulla figura di Maurizio Sarlo, fondatore del comitato Coemm. Morello è arrivato fino a Musile, avendo individuato in Agrivillage uno dei progetti che Coemm ha deciso di sostenere, come dimostra il filmato di un’assemblea a Torino. Va precisato, però, che il Comune di Musile non ha mai avuto rapporti ufficiali con Sarlo, in quanto quest’ultimo non risulta nella compagine societaria dell’impresa proponente di Agrivillage. Morello ha fatto un sopralluogo nel sito in cui doveva sorgere il progetto e ha incontrato la sindaca Silvia Susanna, che ha rilasciato una stringata dichiarazione. Maggiori dettagli Susanna li fornirà solo in consiglio comunale. Ma, intanto, si può già dire che il procedimento della variante urbanistica per Agrivillage è scaduto.
Nelle scorse settimane il consiglio comunale aveva concesso ai promotori l’ennesima proroga, la quarta, l’ultima concedibile secondo la normativa. Nella delibera di proroga, il Consiglio aveva ritenuto di esplicitare i requisiti che, come fissato dalla legge, sarebbe stato necessario rispettare per arrivare alla firma della convenzione. I proponenti avrebbero dovuto anche depositare in municipio le fideiussioni a garanzia dell’intervento e pagare una parte degli oneri di urbanizzazione. La convenzione urbanistica andava sottoscritta entro il 14 novembre. «Nel termine fissato», conferma la sindaca Susanna, «la società non ha presentato la documentazione che serviva per arrivare alla firma della convenzione urbanistica e quindi il procedimento è decaduto».
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia