Addio a Ruggero Sbrogiò sindaco e presidente

Mira. Nelle fila del Pci aveva guidato il Comune per tutti gli anni Settanta poi la Provincia. Il cordoglio degli ex primi cittadini. Lunedì alle 15 il funerale
Di Alessandro Abbadir

ORIAGO. È morto all’età di 81 anni a causa di un male incurabile, l’ex sindaco di Mira Ruggero Sbrogiò. Era stato ininterrottamente primo cittadino dal 1970 al 1980, con il Pci. Già negli anni Sessanta era diventato segretario del Partito comunista e poi dal 1980 al 1985 è stato presidente della Provincia di Venezia. Sbrogiò ha segnato un’epoca nell’amministrazione del Comune di Mira. Conosciuto da tutti con il soprannome di “canarin” per i suoi capelli rossi, ha mosso i suoi passi nel dopoguerra lavorando come dipintore e diventando subito dopo funzionario di quel Partito Comunista che per tutti gli anni Settanta ha quasi sempre avuto in consiglio comunale a Mira la maggioranza assoluta del 51%.

Sbrogiò ha governato un’epoca di trasformazioni tumultuose del territorio come quelle degli anni Settanta in cui si è assistito alla grande industrializzazione di Porto Marghera e anche allo sviluppo della fabbrica di detersivo in centro del paese, e cioè la Mira Lanza. I cittadini di Mira ricordano l’epoca del governo del sindaco Sbrogiò come quello della costruzione dei due stadi comunali, quello Valmarana a Mira Porte in cui per anni ha giocato il Mira Calcio (che ha raggiunto la C2) e quello di Oriago. È stato il periodo in cui Mira per la prima volta si è dotata di un efficace strumento di pianificazione urbanistica, il piano di fabbricazione.

Sono state costruite in quel periodo le scuole medie di Oriago, di Mira, gli asili e le scuole elementari, dovendo fronteggiare il baby-boom frutto degli anni Sessanta, inizi anni Settanta. La carriera politica di Sbrogiò con il Pci poi è proseguita in Provincia come presidente dal 1980 fino al 1985 ed è continuata anche dopo sempre in Provincia come assessore. Nei primi anni Novanta l’allontanamento dal Pci, e l’approdo nel Psi, poco prima che il partito di Craxi fosse spazzato via dagli scandali di Tangentopoli.

Nel 1997 Sbrogiò con il centrodestra ha sfidato (perdendo) Luigi Solimini poi diventato sindaco. Fino al 2002 è rimasto consigliere comunale di opposizione. Si è poi ritirato gradatamente dalla vita politica anche se recentemente aveva presentato al ristorante “Al Burchiello” un libro sulla sua vita. Tanti i commenti arrivati alla notizia della sua morte.

«È stato un sindaco» spiega l’ex primo cittadino Roberto Marcato «che ha segnato un periodo importante della vita di Mira e di grandissima trasformazione ed urbanizzazione. Sono colpito e rattristato da questa perdita». «Apprendo con tristezza la morte di Ruggero Sbrogiò» dice Michele Carpinetti «È stato per tante ragioni amato e riconosciuto dalla sua gente. Si era conquistato un posto di primo piano nella politica, studiando e lavorando con impegno. Un percorso fatto di gioie e amarezze. Ci lascia un pezzo della nostra storia, della nostra comunità, un presidio di valori che sta diventando merce rara». Dolore e tristezza per la perdita è espressa anche dal deputato e, fino a poco tempo fa segretario provinciale del Pd, Michele Mognato. «Nel corso degli anni aveva fatto scelte politiche diverse ma è rimasto punto di riferimento come uomo politico e amministratore e ha segnato la storia della comunità mirese e della provincia» ha detto Mognato. Sbrogiò lascia la moglie Sandra e il figlio Martino. I funerali si terranno lunedì nella chiesa di Santa Maria Maddalena a Oriago alle 15.

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