Addio a Pino Signoretto, "maestro dei maestri" dell'arte vetraria
L'artista si è spento a 74 anni, aveva collaborato con i più famosi nomi dell'arte e dell'architettura contemporanea. Aveva soffiato il vetro anche al cospetto della famiglia imperiale giapponese. Funerale mercoledì a Murano
VENEZIA. “Nella realtà tutto ha una fine, vuoi perché finisce di esistere, altre volte perché fallisce e basta!
Una cosa è certa: l'arte, la mia arte non finirà né fallirà mai… neanche se dovesse raffreddarsi il fuoco dei miei forni ardenti”. Scriveva così di sé Pino Signoretto, maestro vetraio di Murano, considerato “il maestro dei maestri”. Sabato mattina l’artista è stato colpito da una emorragia cerebrale nella sua casa di Murano. Poche ore di agonia, in una situazione sin da subito apparsa irreversibile, e nella tarda serata del penultimo giorno dell’anno è mancato all’ospedale Civile di Venezia. Aveva 74 anni, lavorava il vetro da quando ne aveva 9.
Apprezzato in Italia e all’estero, aveva lavorato con alcuni dei più grandi maestri muranesi del vetro, da Alfredo Barbini a Livio Seguso, Ermanno Nason e Angelo Seguso. A partire dagli anni Sessanta, la consacrazione nell’olimpo dell’arte vetraria muranese. Signoretto aveva collaborato con artisti e architetti quali Vedova, Licata, Del Pezzo, Vitali, Pomodoro. Alla fine degli anni Ottanta era stato invitato in Giappone per dare dimostrazione dell’arte di soffiare il vetro al cospetto della famiglia imperiale. Dai primi anni Novanta, Signoretto era stato chiamato per dimostrazioni e lezioni in scuole prestigiose in Europa, negli Stati Uniti, in Canada e Giappone. Aveva insegnato anche nella sua Venezia, all’Accademia di Belle Arti.
Il maestro Signoretto al lavoro in una foto d'archivio
“Io mi descrivo... un visionario: amo disegnare e creare immagini e sculture con il vetro. Si tratta di rappresentazioni così reali che non potrei non soffrire con il cuore, per poi ritrovare me stesso felice di aver creato ciò che fin prima mi rodeva l’anima”, era un altro passaggio della sua auto descrizione, “Io credo che non basta produrre oggetti meravigliosi. Ci vuole ben altro per rendere meravigliosa la nostra vita. Cioè la creatività umana vera, quella che ci fa tanto bene al cuore. Ho la fortuna di avere quattro figli meravigliosi che mi coadiuvano nel lavoro e amici veri, il privilegio di aver lavorato a tu per tu con artisti di fama internazionale. La mia è un'attività artistica, un connubio di dolori e sofferenze, ma che mi fa vivere felice”.
Tra i tantissimi riconoscimenti conferiti a Signoretto, quello dello scorso anno da parte della Fondazione Cologni in collaborazione con Alma, la Scuola Internazionale della Cucina Italiana e la Triennale di Milano: il maestro vetraio Signoretto era stato insignito, assieme ad altre 74 personalità italiane, del “MAM-Maestro d’Arte e Mestiere”, un riconoscimento destinato a premiare i migliori maestri italiani in ambito artigianale.
Lascia i familiari, gli amici e un numero infinito di estimatori in tutto il mondo. L'ultimo saluto è stato fissato per il 3 gennaio alle 11.30 nella chiesa di San Donato a Murano.
Il cordoglio delle associazioni di categoria. Tanti i messaggi che in queste ore stanno arrivando alla famiglia in ricordo di Signoretto. "Apprendo con dolore che ieri è mancato l’amico e Maestro Pino Signoretto. Non ci sono molte parole per esprimere il grande dispiacere per la perdita del Maestro perché forse lui, tra tutti, è quello che più rappresenta il Vetro di Murano, la sua cultura, la sua tradizione a Venezia e nel mondo", dice Luciano Gambaro, presidente del Consorzio Promovetro, "Pino è e rimarrà unico per abilità, estro e ingegnosità nel tradurre in vetro centinaia di progetti, disegni, idee e “sogni” che per decenni da tutto il mondo gli hanno proposto in fornace a Murano. Noi oggi perdiamo un amico ed un maestro inimitabile ma forse qualcuno da oggi avrà vicino a sé un grande artista. Ciao Pino".
Gli fa eco Cristiano Ferro, presidente della sezione Vetro di Confindustria Venezia: "Con la scomparsa del Maestro Pino, il mondo dell'arte vetraria perde uno degli esponenti più apprezzati e conosciuti a livello Internazionale, allo stesso modo l'isola di Murano perde quello che per tutti era un esempio di capacità e di ricerca della sperimentazione in un arte millenaria sempre in evoluzione ma soprattutto un persona umile e disponibile. Ciao Pino, ci mancherai ma siamo sicuri che il tuo ricordo farà per sempre parte della storia di Murano assieme agli altri grandi maestri".
Cordoglio è stato espresso anche da Confartigianato Venezia. "Sono profondamente colpito e addolorato dalla scomparsa di Pino Signoretto che ha rappresentato l’eccellenza dell’arte del vetro di Murano in tutto il mondo. Pino ha rappresentato negli ultimi 50 anni forse uno degli ultimi esempi di maestro “assoluto” della storia di Murano, incarnando quella figura di maestro/artista certamente più rinascimentale che contemporanea", sono le parole di Andrea Della Valentina, presidente del settore Vetro, "Una figura che oggi con la sua scomparsa diviene veramente rara nel panorama muranese del momento. Rimarrà per sempre tra noi attraverso l’immortalità delle sue opere". E il segretario Gianni De Checchi: "Esprimo profondo cordoglio e grande amarezza per la scomparsa del Maestro Pino Signoretto. Sulla sua grandezza come Maestro e come artista non credo di poter aggiungere certamente molto a quello che è già nei scritto nella storia di Murano e del vetro . Come Confartigianato Venezia abbiamo premiato Pino Signoretto al Teatro Goldoni con il Leone D’Oro nel 2005 per il segno lasciato nell’artigianato veneziano. La riflessione che mi viene spontanea fare è che con Signoretto scompare uno degli ultimi grandi maestri del vetro, che ha saputo fare la storia di Murano soprattutto perché ha saputo innovare costantemente. Mancherà questo insegnamento e questa guida e quindi il futuro di Murano e del vetro saranno un po’ più “poveri” e più difficili. Sono figure la cui presenza viene data quasi per scontata, ma la cui assenza si paga a cara prezzo in termini culturali".
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