Addio a Jacopo Bozzato, aveva solo 18 anni
PORTOGRUARO. Se n’è andato a soli 18 anni. Ieri mattina all’ospedale di Portogruaro si è spento Jacopo Bozzato, dopo una tenace battaglia contro la malattia. Era uno studente, si stava per diplomare, ma un tumore lo ha ucciso. Lascia nel dolore il padre Ezio, la mamma Lucia (attiva nell’associazione “Pazze per le pezze”), la sorella Rachele e la fidanzata Serena. Proprio i parenti hanno aperto una pagina Facebook per rendergli omaggio. I funerali sono stati fissati per martedì alle 16 nella chiesa della Beata Maria Vergine, dove alle 20.30 di domani verrà recitato il rosario in suffragio.
Tutto era nato da un forte mal di schiena. Jacopo si è sottoposto a una visita che non ha lasciato molti dubbi. Si trattava di un cancro. È iniziato un percorso di dolore e assieme di speranza, con i familiari sempre vicini. Negli ultimi tempi Jacopo era stato seguito anche dal Burlo Garofolo di Trieste. È stata la sorella Rachele, ieri, a ricordare proprio questo percorso, aprendo una pagina Facebook in memoria del Boz – come era soprannominato, diminutivo del cognome – Jacopo. Rachele lo ricorda postando una foto di loro due assieme. Erano legatissimi. «Io voglio ricordarti così, come siamo sempre stati noi due insieme, sorridenti anche nei momenti più brutti a farci forza a vicenda. Questa mattina (ieri, ndr) poco prima dell’alba ho perso il mio supereroe, mio fratello; il mio cuore. Sono uscita e fuori c’era la pace, ti ho sentito accanto a me come mai prima ed è qui che ti terrò, anche se fisicamente non ci sei, anche se avrei voluto vederti diventare grande. Ho messo “gli occhi della strada”, la tua canzone preferita, ti ho immaginato a cantarla con me, come la settimana scorsa; e ho sorriso perché donerai le cornee e ho pensato non ci fosse canzone più giusta. Dopo più di un anno di lotta contro il cancro, Jacopo adesso è libero». La donazione delle cornee testimonia la generosità del 18enne, cresciuto in una famiglia riservata che ha vissuto il percorso della sua malattia con dignità e silenzio. «Ho creato una pagina per farci forza tutti insieme perché lo amiamo in tanti», ha scritto ancora Rachele su Facebook, «e questo lui l’ha sempre saputo. Vorrei avere più ricordi, fotografie, i vostri pensieri. Vorrei che al funerale ci fosse un fiume di persone e tra le lacrime vorrei tanti sorrisi perché lui vorrebbe così, perché lui era così e non lo dimenticheremo mai».
La notizia della morte di Jacopo ha turbato molto don Andrea Ruzzene, il parroco della chiesa della Beata Maria Vergine di Portogruaro, nel quartiere più popolare, quello di viale Trieste: «Sono sconvolto, Jacopo aveva soltanto 18 anni. Lo conoscevo personalmente. Era un ragazzo pieno di vita e frequentava la scuola, conosco bene la famiglia. Jacopo era una gran persona». La canzone preferita di Jacopo citata dalla sorella Rachele, “Gli occhi della strada”, fu scritta da Joe Cassano, rapper italoamericano di Bologna che morì a soli 26 anni per infarto, nel ’99. Alcuni versi fanno riflettere: «La strada vede tutto / nascita e lutto / chi è in piedi e chi è distrutto / l’onesto e il farabutto. Ti guarda se credi di sfuggire: nada (niente, ndr) agli occhi della strada».
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