Addio a Giovanni Candiani patriarca dei notai veneziani

Se ne va un pezzo di storia civile e istituzionale di Venezia con la scomparsa, ieri, del notaio Giovanni Candiani, all’età di 95 anni, il “patriarca” di una dinastia notarile veneziana ormai antica.L...

Se ne va un pezzo di storia civile e istituzionale di Venezia con la scomparsa, ieri, del notaio Giovanni Candiani, all’età di 95 anni, il “patriarca” di una dinastia notarile veneziana ormai antica.

Lo studio notarile - tra i più noti e prestigiosi di Venezia - era stato fondato addirittura nel 1870 dal nonno Carlo, immortalato in un bellissimo ritratto anche dal famoso pittore veneziano Alessandro Milesi, che fa parte della collezione di famiglia.

Giovanni Candiani, che ne aveva seguito le orme, aveva fatto le scuole superiori all’Istituto Cavanis e poi si era laureato all’università di Padova, diventando notaio nel 1953, oltre sessant’anni fa.

Fino ad alcuni fa aveva ancora continuato a frequentare con assiduità lo studio che si affaccia su Bacino Orseolo, punto di riferimento per gli atti notarili di molte famiglie e istituzioni veneziane, ora portato avanti da parecchi anni in particolare dai figli Carlo e Francesco, stimati professionisti, mentre altri due figli (Luigi e Pietro) hanno scelto l’avvocatura e il quinto (Giuseppe) è farmacista.

Ma anche una dei sette nipoti del capostipite, Giulia, è già diventata anch’essa notaio a Milano. Il primogenito era invece mancato in tenerissima età.

Il notaio Giovanni Candiani - con al fianco sempre la moglie Francesca, scomparsa solo pochi anni fa e volontaria infaticabile della mensa dei poveri di Betania - ha rappresentato a lungo un riferimento in città, per la sua competenza e correttezza professionale, che lo ha portato anche a ricoprire incarichi di rilievo.

Per molti anni presidente del Consiglio notarile di Venezia, era stato anche procuratore di San Marco e consigliere del Banco di San Marco, guidando anche il Comitato del credito creata oltre dieci anni fa per rilanciare l’istituto bancario veneziano, di cui proprio il nonno era stato tra l’altro uno dei primi presidenti .

Solo pochi anni fa Giovanni Candiani si era reso protagonista anche di un’importante donazione, cedendo al comune trevigiano di Refrontolo la sua parte di proprietà di Villa Battaglia Spada Peretti, la villa veneta che è stata per secoli il riferimento economico, amministrativo e culturale del paese trevigiano.

I funerali del notaio Giovanni Candiani si svolgeranno mercoledì mattina alle 10.30 nella chiesa della Madonna dell’Orto e saranno certamente in molti i veneziani presenti per dare l’ultimo saluto a una personalità significativa per la vita istituzionale per la città e a un personaggio che tutti stimavano anche per la sua umanità. Anche se la “dinastia”notarile dei Candiani, tra figli e nipoti, andrà avanti, come lui per primo aveva voluto. —

E.T.

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia