Addio a Franco Viotto curò la cultura a Mogliano
MOGLIANO. Si è spento ieri notte, dopo una malattia, Franco Viotto una delle anime della cultura di Mogliano, salvatore prima e curatore poi, con un gruppo di appassionati, dello storico cinema Busan ma, soprattutto, grande conoscitore e appassionato della cultura fumettistica italiana, della quale era uno dei massimi collezionisti ed esperti triveneti, amico dei principali autori e stimato da tutti.
Al termine di una grave malattia si è spento nelle prime ore di sabato assistito dai suoi familiari, Franco Viotto, il settantacinquenne moglianese che molto aveva dato alla vita culturale della sua città. Dopo le esperienze di lavoro maturate nel corso di quarant’anni di attività come agente di commercio e responsabile area in varie zone ed aziende del triveneto, Franco Viotto era stato tra gli artefici della rinascita dello storico cinema teatro Busan di via don Bosco, la struttura salesiana per la quale si era battuto con tenacia in Comune per la riapertura e dove ancora curava parte della programmazione e dava una mano nella gestione.
Ma la vera passione di Viotto era a sempre il fumetto, in particolar modo quello a carattere veneziano, con una collezione completissima ed invidiabile, a tal punto che spesso le fiere del fumetto e gli esperti del settore si rivolgevano a lui per ottenere delle tavole originali, degli inediti o le biografie complete (e costantemente aggiornate) dei singoli autori e che perfino dei maestri riconosciuti come Giorgio Cavazzano o Miro Missaglia avevano trovato, nella soffitta stracolma di Franco, alcuni fumetti che nemmeno si ricordavano di aver mai prodotto. Nel settore, inoltre, Franco Viotto era particolarmente stimato sia per la presenza a praticamente tutte le manifestazioni, sia per la generosità e disponibilità nei confronti dei colleghi e degli artisti, che spesso lo avevano omaggiato con sketches e disegni originali inediti, un vero e proprio tesoro privato che Franco teneva però per sé e non amava mai ostentare. Nell’ultimo periodo, la malattia che lo aveva colpito gi aveva reso quasi impossibili gli spostamenti, ma, nonostante questo, Viotto non aveva voluto rinunciare alla presenza alle fiere del settore, con un ultimo saluto agli amici di una vita in una struggente visita, ormai in carrozzina e con poche forze, agli organizzatori della fiera di Godega che per anni lo aveva visto tra gli espositori.
Franco Viotto lascia la moglie Bruna e due figli, Valentina (ovvio omaggio a Crepax) e Alberto. I funerali si svolgeranno mercoledì 2 alle 10 alla chiesa di Santa Maria Assunta.
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