Addio a David Bowie, il "duca bianco" innamorato di Venezia

VENEZIA. David Bowie è "morto oggi pacificamente sostenuto dalla sia famiglia dopo 18 mesi di battaglia contro il cancro": lo ha annunciato la famiglia della grande rockstar britannica sull'account Twitter ufficiale dell'artista. Bowie aveva 69 anni. La famiglia che di "rispettare la sua privacy". Dell'artista inglese era uscito solo pochi giorni fa "Blackstar", il 27/mo album di una carriera musicale che mosse i primi passi 49 anni fa.
Era noto come 'duca' ma arrivò persino a rifiutare di essere insignito dalla regina con il titolo di cavaliere. David Bowie, nella sua Londra, nel 2003 fece appunto quello che pochi altri nella storia hanno fatto: rifiutare un titolo dalla sovrana Elisabetta II.
Contrariamente ai 'baronetti' Paul McCartney, Elton John e Mick Jagger, che quel titolo lo hanno preso volentieri, Bowie quell'anno, alla notizia della futura premiazione, disse: "Non potrei mai e poi mai accettare qualcosa come questo. Veramente non capisco a cosa serva. Non è quello a cui ho dedicato l'intera mia vita".
Ma nonostante il rifiuto, che costò non poco imbarazzo alla Casa Reale, Bowie è sempre stato legato alla metropoli inglese e alle sue rivoluzioni. Del resto nacque a Brixton, popolarissimo quartiere nel sud della capitale, proprio negli anni in cui quell'area iniziava a essere popolata dalle genti dei Caraibi e dell'Africa. Il miscuglio di popoli è ancora vivissimo a Brixton, il quartiere che tuttora si porta addosso l'etichetta di 'luogo dove e' nato David Bowiè.
Tutta Londra, comunque, è stata impregnata negli ultimi decenni dell'opera del Duca Bianco. Al punto che il Victoria & Albert Museum, l'istituzione culturale britannica nel cuore di Kensington, nel 2013 dedicò a Bowie una delle sue mostre più riuscite di sempre. Dal 23 marzo al 28 luglio di quell'anno, decine di migliaia di persone visitarono le sale del museo, che ospitavano oltre 300 oggetti legati in un qualche modo al cantante. Una mostra multimediale, piena di musica e di video, che consacrava Bowie nell'empireo dell'arte e che in qualche modo dava al visitatore l'idea che uno dei figli più importanti della capitale sul Tamigi fosse veramente immortale. Fino a oggi.
A Venezia Bowie era molto legato tanto da accettare di girare il video di I’d rather be high, poi usato come clip dalla casa di alta moda Luis Vuitton.
Di Venezia il Principe Bianco ha sempre amato la semplicità dei rapporti, tanto da essere stato visto impegnato a giocare a “backgammon” all’aperto nella zona di campo Santa Margherita, la sua preferita.
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia