Ad Altobello la novità del coworking

Primo esempio nel Veneto: nello stesso edificio postazioni di lavoro per professionisti e asilo per i figli in età pre-scolare
Di Simone Bianchi
Presentazione del progetto Coworking + Baby presso il centro Lab Altobello a Mestre
Presentazione del progetto Coworking + Baby presso il centro Lab Altobello a Mestre

L’armonizzazione tra famiglia e lavoro può essere una realtà, ed ecco che a Mestre nasce il primo esempio veneto di coworking con spazio baby e cuccioli. Un progetto finora sperimentato solo a Milano e Roma, ma che offre una soluzione a quei professionisti e freelance che hanno bisogno di un appoggio fondamentale per i propri figli in età prescolare. Protagonisti dell’opzione mestrina sono le cooperative Sumo e Formaset che gestiscono Lab Altobello, uno spazio in concessione gratuita dal Comune, dove si propone un laboratorio urbano di imprenditorialità culturale e creativa.

Lab Altobello ha iniziato a muovere i primi passi con una ludoteca per bambini che da gennaio a oggi ha raccolto 350 adesioni e con attività e laboratori rivolti ai più piccoli e alle loro famiglie in orario pomeridiano. Ma il progetto di coworking vuole andare oltre, permettendo alle coppie con figli anche molto piccoli di armonizzare i tempi dedicati a famiglia e lavoro, garantendo un servizio di accudimento di alta qualità, ma anche creando una rete tra professionisti che condividano lo stesso spazio lavorativo, nella consapevolezza che in un clima felice e costruttivo le persone rendono meglio.

«Lo spazio a disposizione è pubblico, ma la gestione è privata attraverso le due cooperative», sottolinea Elisa Cappello, presidente della coop Sumo. «Il servizio base che offriamo è quasi gratuito attraverso la ludoteca, ma da solo non sarebbe sufficiente a garantire la copertura economica di questa realtà. Così abbiamo pensato a questo progetto; un nuovo servizio che fosse in grado di intercettare quei professionisti, legati al telelavoro, freelance o altro».

Al primo piano trovano spazio i bambini, al secondo 8-10 postazioni per i genitori che devono lavorare. Un locale ampio nel quale sarà disponibile il wi-fi in aggiunta a stampanti e la possibilità anche di seguire corsi, sfruttare il giardino, con l’appoggio di un angolo ristoro. Il tutto con la massima flessibilità. Con 200 euro al mese si potrà disporre degli spazi dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 19. «Nel contesto del coworking + spazio baby il numero di postazioni e di bambini che potremo ospitare sarà però legato all’età di questi ultimi e alle norme regionali che impongono precise regole, ma saranno seguiti da educatori preparati», aggiunge Cappello. «In questa opzione si potranno aiutare i genitori a reinserirsi nel lavoro, rimodulando i propri tempi e stando vicini ai bambini. Fino a tre anni saranno seguiti da educatori preparati, le mamme potranno proseguire l’allattamento o mangiare con i figli con la possibilità anche di frequentare corsi specifici. In questo caso il costo del coworking più spazio baby sarà di 500 euro al mese con un minimo di sei mesi per l’adesione al progetto».

Lo spazio baby potrà comunque essere attivo anche separatamente, fino a un massimo di otto bambini tra 12 e 36 mesi al costo di 270 euro mensili per almeno un semestre. A Milano questa realtà era nata nel 2012 e ormai si è consolidata con il progetto Piano C e consulenze che si sono aperte anche alle aziende, cosa che pure Lab Altobello mira a replicare a Mestre e dintorni. «Con la grande flessibilità offerta alle madri nella nostra esperienza milanese», assicura Sabrina Bianchi, partner di Piano C, «alla fine queste hanno potuto anche lavorare meglio in un ambiente felice. E l’obiettivo poi diventa quello di allargare la rete sul territorio».

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