Ad Abu Dhabi i taxi di Venezia: li produce un’impresa di Jesolo

Il business della Ecoflumen dell’imprenditore Otello Simeoni: «Gli Emirati sono un arcipelago per collegare le isole sono i mezzi ideali». I primi tre taxi saranno consegnati in settembre
Otello Simeoni su uno dei taxi che saranno realizzati per gli Emirati Arabi
Otello Simeoni su uno dei taxi che saranno realizzati per gli Emirati Arabi

JESOLO. L’idea è venuta dopo aver scoperto Abu Dhabi. Dotare anche quel Paese dei taxi acquei che circolano a Venezia. Così Otello Simeoni, imprenditore jesolano e titolare della Ecoflumen, una ditta specializzata nelle bonifiche e risanamento dell’ambiente, ha pensato che iniziare a rifornire la capitale degli Emirati di imbarcazioni veloci ed eleganti, costo circa 250 mila euro l’una, possa essere un business per il futuro. E al momento sembra proprio abbia avuto ragione.

A settembre, e forse anche prima, ne partiranno già tre con destinazione Abu Dhabi, ordinati alla sua impresa che diversificherà il prodotto con notevole elasticità. «Negli Emirati non ero mai stato», dice Simeoni, «ma riflettendo sul fatto che è un arcipelago, ho pensato che queste imbarcazioni sarebbero state ideali anche per loro, un po’ come a Venezia». Da un’intuizione semplice, adesso sta scaturendo un futuro imponente business tra l’Italia, il Veneto, Jesolo e gli Emirati.

«Le autorità degli Emirati», aggiunge, «sono apparse subito entusiaste, tanto che a settembre esporteremo i primi tre modelli. Iniziamo con dei taxi acquei in legno di Venezia, ristrutturati, ma poi abbiamo contattato anche una ditta di Casale sul Sile per produrne di nuovi come Ecoflumen inizialmente, anche se dopo stiamo pensando a una società ad hoc». Simeoni ha partecipato con altre 200 Pmi italiane al Milano-Abu-Dhabi Business Forum per scoprire nuove opportunità e affari con gli Emirati per il Made in Italy. E la sua è considerata una delle idee più interessanti anche in tema di diversificazione del lavoro, che è una delle vie da intraprendere per affrontare la crisi di petto e sconfiggerla con le nuove idee e il rilancio del marchio italiano.

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