Actv: «Troppi turisti a Venezia, sistema al collasso»

«Abbiamo attivato trenta corse bis domenica, ma quando la pressione sulla città è questa, i disagi diventano inevitabili»
Lunga coda al pontile della stazione anche mercoledì mattina
Lunga coda al pontile della stazione anche mercoledì mattina

VENEZIA. «Abbiamo fatto il massimo, prevedendo domenica anche 30 bis - vista anche la presenza della Festa del Mosto - a Sant’Erasmo ma più di così non possiamo fare. Se continuano ad arrivare continuamente nuovi turisti a Venezia, le code si formano inevitabilmente, come all’ingresso della Basilica di San Marco, a quello dei garage di Piazzale Roma, o ai caselli autostradali verso Venezia».

È la posizione di Actv - che pure non rilascia commenti ufficiali - verso il «pienone» degli ultimi due giorni, domenica e lunedì che ha visto lunghe code di turisti formarsi in attesa agli imbarcaderi di Santa Lucia, ma anche della Salute, della Ca’ d’Oro e di San Zaccaria, con disagi inevitabili anche per i veneziani.

Actv nel caos, centinaia in coda
Interpress/ 02.10.17.- Enormi code di gente si formano alla linea 1 ferrovia. Foto archivio


E si mette in discussione anche la decisione di ridurre le corse turistiche già a metà settembre, quando fino a novembre inoltrato ormai per Venezia c’è sempre alta stagione turistica.

Da parte dell’azienda, si fa presente che la stagione estiva è passata senza particolari intoppi sul piano dei disagi per i passeggeri dei vaporetti, ma che quando la città si riempie come è avvenuto negli ultimi giorni, non c’è molto da fare. Perché il problema sarebbe a monte, e riguarderebbe cioè la tormentata questione mai affrontata seriamente del controllo dei flussi turistici.

Inaugurazione Ciclo Officina- Via della Giustizia - Mestre (nella foto Giovanni Seno, Amministratore delegato AVM)
Inaugurazione Ciclo Officina- Via della Giustizia - Mestre (nella foto Giovanni Seno, Amministratore delegato AVM)


«Abbiamo messo in acqua tutte le imbarcazioni possibili - spiegano ad Actv - non siamo in grado di impiegarne altre in attesa delle manutenzioni e non si può da una parte lamentarsi per il traffico acqueo e il moto ondoso crescente in Canal Grande e poi chiedere nuovi vaporetti che lo farebbero crescere ulteriormente, dovendo prevedere inoltre un raddoppio generalizzato dei pontili che non è possibile attuare. Domenica per un certo periodo, passava alla Stazione un vaporetto al minuto, ma quando l’affluenza è eccezionale i disagi sono inevitabili».

Interpress/ 02.10.17.- Enormi code di gente si formano alla linea 1 ferrovia. Foto archivio
Interpress/ 02.10.17.- Enormi code di gente si formano alla linea 1 ferrovia. Foto archivio


Anche gli ingressi differenziati tra veneziani e turisti fortemente voluti dal sindaco Luigi Brugnaro e che qualche beneficio hanno apportato per l’ingresso dei residenti in vaporetto evitando le code, non si sono potuti attuare, ad esempio, per mancanza di spazio, in un approdo cruciale come quello di San Zaccaria.

Dal punto di vista di Actv il problema non è il numero delle corse - visto appunto i numerosi bis messi in campo per fronteggiare l’emergenza - ma proprio la capacità di carico della città che arrivata oltre un certo limite di presenze, inevitabilmente, collassa. Compresa quindi anche la sua rete di trasporti.

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Foto Agenzia Candussi/ Chiarin/ via Ca' Marcello/ A&O Hostel


Un problema che riporta inevitabilmente in primo piano quelle che dovranno essere le scelte del Comune per affrontare il problema dei flussi turistici, finora presentate sulla carta ma non ancora attuate.

Dai conta persone alla riduzione della pressione sull’area marciana, ai nuovi hub come quello di San Giobbe che dovrebbero servire a “spalmare” diversamente gli arrivi. Siamo per ora fermi al dodecalogo della campagna di educazione ai turisti «Enjoy Respect Venice» - di cui si attendono di vedere i frutti nei comportamenti - ma gli altri provvedimenti concreti sono tutti da attuare.

Actv non ci sta - dal punto di vista dell’azienda - a fare il capro espiatorio delle situazione, ma le code, i disagi e i vaporetti strapieni di questi giorni sono realtà e si aspetta pertanto che il problema venga affrontato nella sua globalità. Altrimenti sono inevitabilmente destinati a ripetersi al prossimo «pienone».

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