Actv, senza la giunta linea 5 ogni mezz’ora
Arrivano i soldi della Regione ad Actv per il trasporto pubblico locale - attesi dall’inizio dell’anno - ma con un nuovo taglio di un milione e 400 mila euro che peserà sui conti dell’azienda di trasporto acqueo che - in assenza della Giunta dimissionaria e in attesa del commissario di Governo - congelerà intanto parzialmente, per mancanza di fondi la rimodulazione degli orari, concordati con il Comune, che sarebbero dovuti scattare dal primo luglio. Per le linee 5.1/5.2 le corse resteranno pertanto, ogni 30 minuti, senza la riduzione della percorrenza a 20 minuti, che era stata concordata con la Giunta. Le linee 4.1 e 4.2 continueranno invece a passare ogni 20 minuti grazie a una rimodulazione degli orari notturni di Actv, che consentirà di recuperare equipaggi e mezzi per mantenere la percorrenza ridotta. Non ci sono al momento, comunque, i 2 milioni di euro che la Giunta doveva assicurare per la rimodulazione delle linee, chiesta a gran voce anche da molte forze politiche, e congelati sono anche gli aumenti tariffari sui biglietti turistici proposti da Actv al Comune proprio per recuperare una parte delle risorse mancanti per il rafforzamento delle linee. Un aumento di un euro dei biglietti turistici a tempo, i più venduti (costa 18 euro quello valido 12 ore, 20 euro quello di 24 ore, 25 euro quello da 36 ore, 30 euro quello da 48 e 35 euro quello valido 72 ore).
Deciderà appunto il nuovo commissario governativo che reggerà nei prossimi mesi l’Amministrazione comunale se dare seguito o meno alla richiesta di aumento. Sono intanto stati sbloccati - come detto - i fondi del trasporto pubblico locale per i primi cinque mesi dell’anno, “transitati” dallo Stato alla Regione, ma che, su base annua, registrerebbero un calo ulteriore di un milione e 400 mila euro che peserà inevitabilmente sul bilancio dell’azienda, anche se è in aumento il numero dei passeggeri. Actv ha dimezzato le perdite del suo bilancio - dopo il disastroso passivo, vicino ai 18 milioni di euro del 2012 - scendendo a otto milioni e 600 mila euro di rosso e avviandosi, nel giro di un biennio al pareggio e al risanamento. Resta, intanto, il miglioramento dei conti, con una previsione del 2014 di chiudere ancora in rosso per circa 4 milioni e 400 mila euro, per raggiungere il pareggio nel 2015 e l'attivo nel 2016, anche se la situazione resta critica. Nel 2013 i ricavi dell'azienda sono cresciuti di 7 milioni di euro - grazie anche all'entrata a regime degli aumenti tariffari, oltre - mentre un problema resta il patrimonio netto dell'azienda, che continua a scendere - nell'anno in corso sfiorerà i 30 milioni di euro - e la china non si arresterà sino al ritorno all'utile.
Enrico Tantucci
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