Actv, sciopero il 24 gennaio

L’Usb ricorrerà in appello contro la sentenza sul referendum

Dopo l’esito negativo dell’incontro convocato dalla Prefettura – nell’ambito della procedura di ”raffreddamento” prevista in caso di conflitti sindacali nei servizi di pubblica utilità – il sindacato di base Usb Venezia ha dichiarato ieri un nuovo sciopero di 24 ore nel trasporto pubblico locale che interesserà bus e vaporetti. Lo sciopero è stato indetto nella giornata di venerdì 24 gennaio prossimo dai dipendenti di Actv «contro l'accordo siglato dagli altri sindacati il 17 ottobre scorso e contro le operazioni di riduzione dei servizi ai cittadini contro le modalità di dismissione della presenza di Actv nelle partecipate (Alilaguna, Venice By Boat, Linea spa) funzionali sino ad oggi a riconoscere cariche a varie personalità dell'azienda e della politica. Valga per tutti l'esempio del presidente di Actv, Scalabrin che ancora oggi sul sito Internet di Avm e Actv sui dati della trasparenza risulta essere presidente della Linea spa».

Usb Venezia, in un comunicato stampa, annuncia che ricorrerà in appello contro la sentenza di primo grado che il giudice del lavoro lo scorso 8 gennaio ha depositato. La sentenza respinge il ricorso presentato da Usb in merito ai vizi ed «irregolarità tali da invalidare il risultato del referendum sull’accordo del 17 ottobre dell’anno scorso, promosso tra i dipendenti Actv nelle giornate del 29 e 30 ottobre 2013 da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt, Faisa, Ugl». «Si è fatto credere ai lavoratori» aggiunge l’Usb «che il referendum sarebbe stato vincolante pur sapendo che questo non avrebbe modificato la loro sottoscrizione all'accordo. Comunque il 50% dei dipendenti di Actv hanno bocciato quell'accordo e le conseguenze di quella firma si stanno manifestando in questi giorni in maniera palese».

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