Actv, ressa al Lido per il “concorsone” degli stagionali
LIDO. Lavorare all’Actv fa sempre più gola, in tempi di crisi e di precarietà. Fa gola stare in biglietteria e anche in vaporetto a fare il marinaio.
Ecco perché il concorsone promosso dall’azienda per aggiornare le graduatorie degli stagionali (sia in Actv che in Vela) ha fatto il pieno, con 1.660 partecipanti pronti ad affrontare lo scorso weekend, da venerdì a domenica, la prova di inglese e i test psicoattitudinali (numerologia, ragionamento, logica) proposti al Lido, nella sede dell’ex Casinò.
Per partecipare al “concorsone” sono state inviate oltre 3500 domande. Dopo una prima selezione manuale, per individuare chi avesse i requisiti minimi, sono state convocate una per una 2.250 persone. Di queste 1.660 si sono presentate al colloquio, circa trequarti dei potenziali partecipanti. Sono state fatte le due selezioni separate ma realizzate a livello organizzativo insieme.
Lo scopo, creare due liste, una per il profilo del bigliettaio e una per quello del marinaio, in ciascuna delle quali inserire una cinquantina di nominativi: si tratta di chiamate stagionali per coprire picchi di lavoro, di assunzioni a tempo determinato e in alcuni casi anche di copertura di maternità o di pensionamenti.
All’appello, venerdì, sabato e domenica si sono presentati soprattutto giovani di età compresa fra i 20 e i 35 anni. Ragazzi e ragazze diplomati se non laureati, a caccia di un impiego temporaneo in attesa ch qualche cosa cambi e che finalmente il mondo del lavoro giovanile possa rivedere la luce.
I candidati hanno potuto partecipare all’una o all’altra prova o a entrambe (come segnalato già nella domanda); i test erano uguali ma, a seconda del profilo (bigliettaio o marinaio) le prove hanno avuto valenze diverse.
A conferma della totale trasparenza della selezione, tutte le prove erano anonime, i test (inglese e psicoatittudinali) sono stati codificati con un codice a barre e solo successivamente è stato effettuato l’abbinamento con la scheda anagrafica della persona. Alla selezione hanno partecipato molti mestrini e veneziani ma anche tanti candidati provenienti da Chioggia. Il concorso ha coinvolto qualche over 50, anche se ha attirato soprattutto le fasce “verdi”.
«Nei tre giorni di selezione non abbiamo riscontrato alcun problema a livello organizzativo», spiegano dall’azienda. «Sono state predisposte corse bis sia da Santa Maria Elisabetta sia per chi è arrivato da Chioggia».
La fase più caotica si è vissuta al momento della registrazione. «Di per sé il test è durato un’oretta», racconta una giovane candidata. «Però prima di cominciare si sono perse almeno un paio d’ore».
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