Actv nel caos, centinaia in coda

L’azienda ha programmato le corse senza tener conto dei flussi turistici e tagliando le circolari
Interpress/ 02.10.17.- Enormi code di gente si formano alla linea 1 ferrovia. Foto archivio
Interpress/ 02.10.17.- Enormi code di gente si formano alla linea 1 ferrovia. Foto archivio
Programmazione delle linee: in questi giorni è quasi impossibile riuscire prendere un battello dalla quantità di turisti presenti in città. Chi non ha scelta è costretto a fare file di decine di metri, nella speranza di perderne solo uno o due. Ieri mattina i sindacati Rsu si sono incontrati con il direttore della navigazione Gianluca Cuzzolin e il responsabile delle relazioni sindacali Giovanni Martinengo per affrontare la questione. Il disagio non è soltanto di veneziani, pendolari e turisti, ma anche dei piloti e dei marinai che vengono insultati da chi rimane a terra o da chi è schiacciato nel vaporetto.


Sotto accusa l’organizzazione delle linee e la programmazione dei servizi: da anni la stagione turistica a Venezia inizia a fine Marzo e finisce a Novembre. Ma non per Actv. L’azienda ha tagliate le corse già a metà settembre e le ha diminuito ancora con ottobre. Da qualche settimana la linea 2 fa capolinea a San Marco e il veloce 6 ha interrotto le corse nei festivi (cioè quando l’afflusso turistico è maggiore).


«Ormai per quest’anno la soluzione è quella delle corse bis» spiega Francesco Sambo della Uil «Ma l’azienda ha dimostrato di aver capito la complessità della situazione e per il prossimo anno ha accolto la richiesta di prolungare a ottobre il servizio».


Se così fosse il vantaggio sarebbe per tutti: «Pianificando, l’azienda risparmierebbe tutti i soldi che spende per le corse bis che sono corse straordinarie» prosegue Sambo.


Intanto però le linee circolari, bel oltre la capienza di sicurezza, restano un “inferno” e il percorso per chi deve prendere un battello è una via crucis. Dopo aver fatto le file, come quelle di centinaia di metri a Piazzale Roma e a Santa Lucia, si arriva all’interno dell’imbarcadero, pensando di essere giunti al traguardo, ma non è così. Quando arriva il battello già pieno e il marinaio toglie la catenella per lasciare entrare la gente in attesa, dall’uscita spuntano i furbetti che passano davanti a tutti, scatenando il putiferio.


«In questi giorni stanno assumendo 80 ex stagionali, ma non basta» spiega il pilota Alberto Cancian dell’USB. «Lasciamo ogni giorno a terra tantissime persone che ovviamente poi se la prendono con il servizio. Bisognerebbe prolungare la linea 2, almeno fino a San Zaccaria se non il Lido. Quest’anno infatti Castello è pieno di turisti, in particolare in via Garibaldi. Arrivano portando valige su valige e quindi occupando spazio nei battelli già strapieni».


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