Actv, la tensione resta alta Due sit-in di protesta
Fare in pochi giorni quello che non è stato fatto in dieci anni: mettere ordine nel traffico acqueo che stritola la città, approfittando - anche se suona male dirlo - dell’onda emotiva dell’incidente che è costato la vita a Joachim Vogel. Al ritorno dalle ferie, al termine di una lunghissima giornata di incontri con Avm, gondolieri, trasportatori privati, dirigenti del Comune, l’assessore alla Mobilità Ugo Bergamo fissa i primi paletti. E c’è da mettere una croce sul calendario: «L’obiettivo è arrivare alle prime ordinanze entro 10 giorni, avendo definito un piano complessivo di riordino del traffico, dove tutti, ma proprio tutti saranno chiamati a fare la loro parte», «è stato un tragico incidente, la città ora si trova di fronte a un'occasione irripetibile per fare, nella massima collaborazione, quello che da anni si tenta e non si riesce a portare a termine».
Piano 20 punti. L’idea di base è togliere a tutti qualcosa, per migliorare la situazione generale. Bergamo la spiega così: «Entro lunedì sera - dopo aver incontrato i sindacati Actv e, nuovamente, gondolieri e azienda, presenterò al sindaco un piano organico di intervento in 20 punti». Dei quali ci sono, al momento, solo i titoli, ma con qualche sostanziale indicazione di massima: «L'obiettivo è dare una risposta definitiva che garantisca la convivenza di tutte le categorie operanti in Canal Grande, superando le tensioni attuali e puntando in particolare l’attenzione sul tratto tra Rio Novo e la Pescheria, con interventi generali di riordino dei pontili e degli approdi, senza più utilizzo promiscuo, fasce orarie, regole sui percorsi, rivendendo le concessioni e dando a i trasporti pubblici nuove tabelle orarie di percorrenza».
Fasce orarie. Annunciato un nuovo regolamento del traffico acqueo urbano «con differenziazione degli orari, per articolare in maniera diversa l’attuale promiscuità». Tradotto: fasce orarie tra le diverse categorie, più rigorose rispetto al presente. Ad esempio? L'assessore non si sbilancia «prima di sottoporre tutto al sindaco», ma una delle proposte è anticipare l’orario di rifornimento merci in città: «Ovvio che tutti dovranno fare la loro parte, commercianti compresi, perché si tratterà di cambiare qualche abitudine per il bene collettivo».
Percorsi per gondole. Stringente, la necessità di affrontare «il tema dei percorsi e delle evoluzioni delle gondole». Tradotto: nuove regole di comportamento per i pope, «in particolare tra il rio di San Luca (quello che scorre lungo campo Manin e il cinema Rossini, per sfociare vicino alla Corte d’Appello) e il rio di Santi Apostoli: Bergamo non anticipa se intende ampliare il divieto di transito delle gondole (oggi limitato dalle 4 alle 9 di mattina), ma annuncia regole più stringenti sull’uscita delle gondole dai canali e le loro evoluzioni in Canal Grande dove, ad esempio, potrebbe essere evitata l’inversione di 180 gradi.
Taxi in Rio Novo e Argos. Vincoli anche al transito dei taxi, come l’obbligatorietà di utilizzare il Rio Novo, se non si hanno mete intermedie. Naturalmente, c’è il tema del controllo: ieri la sola presenza di vigili un telelaser ha trasformato per qualche roa Rialto in una “strada” del Nord Europa, anche se i piloti Actv hanno lanciato segnalazioni preoccupate da stazione e Rio di Cannaregio. Bergamo annuncia un sollecito all’Autorità Garante della Privacy, che deve “liberare” la possibilità di utilizzare il sistema di videocamere Argos anche per le sanzioni in caso di eccesso di velocità.
Pontili differenziati. Poi la revisione di pontili e concessioni in essere, non escludendo spostamenti fisici di alcune fermate o stazi, con una netta differenziazione degli approdi tra Actv, trasporti privati, Vaporetto dell’Arte: «Non escludo revisione di linee e, certamente, nuove tabelle orarie per superare questa situazione divenuta insostenibile di ritardi cronici».
In conclusione. In attesa (lunedì) della sostanza, lo spirito: «Alla fine di tutto», conclude, «l’obiettivo è garantire una navigazione rispettosa delle regole ed eliminare le interferenze, per un'assoluta regolarità: non credo, infatti, che sia il momento di addebitare colpe per i fatti recentemente avvenuti, quanto quello di trovare soluzioni, per fare un patto forte con la città mirato alla sicurezza».
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