Bibione, tensione al Villaggio Tivoli: acido e vandalismi contro due proprietari

La denuncia di due proprietari friulani. Delibere impugnate per gli interventi con l’Ecobonus, cause e nervi tesi: assemblea infuocata tra i residenti del complesso. Per gli atti intimidatori è scattata una denuncia penale

Rosario Padovano
Vitto Claut davanti alle sue finestre imbrattate con la bomboletta spray (foto Bortoluzzi)
Vitto Claut davanti alle sue finestre imbrattate con la bomboletta spray (foto Bortoluzzi)

Due atti intimidatori sono stati portati a termine al Villaggio Tivoli di via Lemene a Bibione contro altrettante abitazioni, appartenenti rispettivamente a Salvatore Fiore, pensionato di Roveredo in Piano e all’avvocato Vitto Claut, residente a Pordenone: col tempo hanno scoperto quelle che, secondo loro, sono alcune irregolarità. Contro l’abitazione di Fiore è stato lanciato dell’acido, mentre la casa di Claut è stata imbrattata a più riprese.

La tensione è alle stelle e venerdì 11 aprile se n’è parlato in un’affollata assemblea condominiale, convocata poche ore dopo una denuncia presentata ai carabinieri dagli stessi Claut e Fiore. I contrasti all’interno del Villaggio Tivoli coinvolgono un po’ tutti: Claut e l’amministrazione, Fiore e altri proprietari, Claut e Fiore insieme contro altri inquilini.

Salvatore Fiore davanti alla sua casa dove è stato lanciato dell’acido
Salvatore Fiore davanti alla sua casa dove è stato lanciato dell’acido

Tutto è cominciato tre anni fa, quando ci fu la possibilità di ristrutturare le abitazioni con l’Ecobonus. Si sono raccolti i soldi, fino alla somma di 33mila euro, per uno studio di fattibilità. Ognuno ha messo la sua quota - parte. Solo che l’Agenzia delle Entrate ha stabilito che i lavori con l’Ecobonus in quelle case a forma cilindrica non si potevano realizzare, in quanto prive di riscaldamento. A quel punto Claut e Fiore sono stati i primi a rivendicare la propria somma indietro, senza riuscirvi. Sono cominciate le cause.

«Siccome lo studio di fattibilità era stato inutile ho chiesto indietro il dovuto, e ho presentato ricorso al Tribunale di Pordenone» ha spiegato Vitto Claut «poi ho abbandonato la causa. Nel frattempo abbiamo scoperto violazioni a livello contabile e soldi spesi male».

Fiore e Claut a molte assemblee condominiali hanno impugnato le delibere. Per sanare le irregolarità emerse (cose di piccolo conto, a livello elettrico o normativo) ci si doveva adeguare dal punto di vista economico, mettendo chi più chi meno altre quote di denaro. Da qui sono insorti altri proprietari, che non volevano prendere parte alle spese di adeguamento, contro gli stessi Claut e Fiore. «Ho dovuto fare una causa all’amministratore» aggiunge Salvatore Fiore «perché mia moglie si è fatta male in piscina. Abbiamo individuato un’irregolarità e ho presentato una causa». A ogni stagione, dunque, si rinfocola il clima.

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