Accusato di aver rubato un Rolex, assolto
DOLO. Era accusato di essersi appropriato di un Rolex con relativo bracciale (valore 25 mila euro), ma l’imprenditore e attore di Dolo Massimo Emilio Gobbi (56 anni) è stato assolto dal giudice monocratico di Venezia perché il fatto non costituisce reato. Il pubblico ministero aveva chiesto una condanna a nove mesi di reclusione. Stando alle accuse iniziali, a consegnargli il prezioso gioiello era stata una giovane donna, attrice e cantante, che si era rivolta a lui in qualità di produttore cinematografico e discografico. L’imputato, dopo aver prodotto un cd della cantante, si sarebbe fatto consegnare il Rolex che lei voleva vendere, «consegnandolo all’imputato affinchè potesse egli stesso attivarsi per venderlo nell’ambito delle proprie conoscenze e frequentazioni personali e professionali» scrive il magistrato nella sentenza. Gobbi, invece, successivamente avrebbe comunicato alla parte offesa la propria intenzione di acquistare per sè l’orologio, riservandosi di pagare il gioiello successivamente.
Stando agli accordi, confermati dalla stessa giovane donna durante una testimonianza resa in udienza, Gobbi avrebbe dovuto versare il prezzo entro il 25 aprile 2011. Ma qualche giorno dopo, visto che i soldi non le erano stati consegnati e l’orologio non le era stato restituito, aveva presentato la denuncia. Per il giudice che lo ha assolto, però, «il mancato pagamento del prezzo pattuito da parte di Gobbi non rappresenta in questo contesto che un mero inadempimento contrattuale di natura civilistica relativo alla compravendita intercorsa tra le parti». Inoltre, Gobbi «poteva ritenersi giuridicamente proprietario dell’orologio in questione per averlo acquistato al prezzo di 25 mila euro, seppure con l’obbligazione a suo carico del pagamento del prezzo concordato». E ancora si legge nella sentenza:« Alla luce delle risultanze risulta anche sostanzialmente credibile l’argomentazione di Gobbi che, come propria convinzione interiore , abbia ritenuto di non essere tenuto a versare alla parte offesa il prezzo di acquisto concordato dell’orologio, in quanto posto in compensazione con pretesi contro crediti da lui maturati nei confronti della donna per l’attività professionale svolta in suo favore».
Nel film tratto dal romanzo di Roberto Saviano «Gomorra» l’ex imprenditore di Dolo interpretava una parte che gli si attagliava quasi alla perfezione, un industriale del Nord che per smaltire sottocosto i rifiuti tossici aveva bisogno della camorra napoletana. Nella vita, fino al 1991, anno del fallimento, Gobbi era stato a capo della «Mari Lorens» di Dolo, che produceva capi d’abbigliamento in pelle. Alla fine era stato condannato ad alcuni anni di carcere per bancarotta.
Giorgio Cecchetti
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